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Carovana delle Alpi 2016: undici bandiere verdi e otto nere

“Undici bandiere verdi e otto nere, questo il risultato del check-up di Carovana delle Alpi 2016, la campagna annuale di Legambiente sullo stato di salute dell’arco alpino”.

Parliamo ancora di montagna e in questa occasione di montagna “vera”. Per scoprire, ancora una volta, che cresce il numero delle esperienze positive ma siamo ancora molto lontani dall’affermare una “strategia politica unitaria e condivisa”.

I vizi sono sempre gli stessi: individualismo, trascuratezza, indolenza, scarso senso del bene comune. E purtroppo tra le bandiere nere molte Amministrazioni pubbliche.

Per fortuna non mancano buone prassi in cui prevalgono la gestione collettiva e la cura del patrimonio culturale, la valorizzazione di beni naturali come la biodiversità e il patrimonio naturale. “L’aspetto più innovativo di queste forme di economia civile sta nell’interpretazione della proprietà collettiva, non più come una nostalgia del passato, ma come un altro modo di “possedere” lasciando da parte la gestione individuale per passare (o meglio) ritornare ad una gestione condivisa del bene collettivo”.

Il Dossier 2016, in definitiva, rappresenta una lettura preziosa non solo per i “montanari” delle Alpi ma per tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente naturale, i beni comuni e la buona amministrazione della cosa pubblica.

Di seguito l’enumerazione delle bandiere nere e verdi attribuite; nel link il testo integrale del documento.

 

BANDIERE NERE – lacerazioni del tessuto alpino

  1. Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) Motivazione: Per il mancato rinnovo tramite gara delle grandi concessioni idriche per uso idroelettrico scadute, che espongono il Paese a sanzioni comunitarie e ritardano gli investimenti necessari a rendere più efficiente e sostenibile un sistema di produzione energetica strategico, ma delicatissimo in una prospettiva di cambiamenti climatici
  2. Comune di Issime e Giunta Regionale della Valle d’Aosta Motivazione: per la riproposizione del progetto di valorizzazione e urbanizzazione del Vallone di San Grato, nel Comune di Issime, già bocciato nel 2010
  3. Ditte e Amministrazioni piemontesi promotrici della pratica dell’Eliski e dell’utilizzo ludico degli elicotteri in montagna Motivazione: promozione di una pratica che, a fronte del vantaggio di pochissimi operatori, si rivela dannosa per chi vive in montagna e per chi vi si reca per praticare attività turistiche sostenibili, per la sicurezza della montagna oltre che pericolosa per la vita della fauna selvatica alpina
  4. Regione Piemonte – Assessorato Energia, Attività produttive, Innovazione Motivazione: per non avere ancora elaborato, così come previsto dalle linee guida ministeriali già dal 2010, il documento di specificazione delle aree inidonee per la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto che utilizza fonti rinnovabili, consentendo invece uno sviluppo ubiquitario e dannoso di alcune fonti, in particolar modo dell’idroelettrico
  5. Provincia di Como, Comune di Plesio (CO), Comune di San Siro(CO) Motivazione: per aver sottoscritto l’Accordo di Programma per un collegamento intervallivo da Plesio a Dongo che prevede l’utilizzo della strada agro-silvo-pastorale anche come viabilità alternativa alla strada statale Regina e per averne realizzato il primo lotto Breglia-Carcente senza averne verificato l’utilità e l’impatto ambientale
  6. Provincia e Comune di Bolzano Motivazione: per aver sottoscritto l’accordo di programma riguardante il Piano di Riqualificazione Urbanistica (PRU) che sacrifica uno spazio pubblico per creare un megastore dell’imprenditore René Benko a ridosso della stazione di Bolzano
  7. Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia Motivazione: per la conferma del finanziamento del progetto Pramollo
  8. Regione Friuli Venezia Giulia Motivazione: per il progressivo allontanamento dai Comuni montani della gestione e del controllo sulle risorse idriche

BANDIERE VERDI – pratiche innovative e esperienze di qualità ambientale e culturale

  1. Gruppo spontaneo di residenti e frequentatori della Valgrisenche (AO) Motivazione: per l’opposizione intelligente alla pratica dell’eliski, e la capacità di interlocuzione con l’Amministrazione locale
  2. Unité des Communes Valdôtaines Evançon, Consorzio Turistico Val d’Ayas e 31 operatori turistici della vallata Motivazione: per l’idea e la realizzazione dell’anello escursionistico MONTE ROSA RANDO’ e la capacità di attivare sinergie per lo sviluppo sostenibile del territorio
  3. Comitato dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico frazionale di Andonno –Valdieri (CN) Motivazione: un esempio virtuoso e, seppur incardinato nella tradizione locale, innovativo di gestione dei beni collettivi. Unica realtà operativa in Piemonte nell’amministrazione degli antichi demani collettivi
  4. Comando Regionale piemontese del Corpo Forestale dello Stato Motivazione: per l’eccellente lavoro svolto nel contrasto all’illegalità ambientale su tutto il territorio piemontese con una particolare attenzione alle aree montane
  5. Progetto “GERMINALE – Agricoltura di Comunità in Valle Stura” Motivazione: per aver avviato un importante percorso di agricoltura di comunità in Valle Stura (CN)
  6. Tramvie Elettriche Bergamasche S.P.A. Motivazione: per la quotidiana ed efficiente gestione del Tram delle Valli della Val Seriana e la capacità di collegare città e montagna nell’ottica del suo prolungamento verso nuovi comuni della Valle
  7. Corpo Forestale dello Stato operante in Lessinia e Trentino, Guardiaparco del Parco Regionale Naturale della Lessinia e Polizia Provinciale di Verona Motivazione: per aver mantenuto, da ormai quattro anni, un continuo servizio di monitoraggio e di controllo dell’evoluzione della popolazione del lupo in Lessinia, pur in una situazione di ostilità alla presenza del carnivoro e pur nei ritardi con cui il progetto Wolfalps è stato gestito in Veneto
  8. Progetto Biogas Wipptal, iniziativa di 63 allevatori nell’Alta Val d’Isarco Motivazione Il progetto Biogas Wipptal è un esempio concreto e innovativo di green economy utile per combattere i cambiamenti climatici e praticare l’economia circolare attraverso le rinnovabili e il riciclaggio
  9. Società BioEnergia Trentino Motivazione: per la buona gestione del Biodigestore di Cadino (Faedo). Un altro esempio di economia circolare in montagna
  10. S.I.S. “Fermo Solari” di Tolmezzo Motivazioni: per l’istituzione di un indirizzo di studi dedicato all’agricoltura di montagna
  11. Movimento Ambientale “Io amo Resia con i fatti” Motivazioni: per l’esempio di volontariato attivo nella manutenzione del territorio
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Valerio Roberto Cavallucci