Si tratta di un progetto che vede la Cascina Triulza, sede del Padiglione della Società Civile di Expo, come incubatore di imprese sociali, centro per l’agenzia per lo sviluppo e la proiezione internazionale del Terzo settore, motore per la promozione del modello cooperativo e per la realizzazione di progetti condivisi tra il non profit, le imprese e le Istituzioni.
«Questo dovrebbe diventare Cascina Triulza» come racconta Sergio Silvotti, presidente di Fondazione Triulza, «questo è necessario perché Cascina Triulza continui a esercitare la sua vocazione, coerentemente con quanto abbiamo annunciato ancora prima dell’inizio di Expo 2015 e con quanto è stato realizzato nei sei mesi dell’Esposizione Universale. Un semestre che ha visto la partecipazione di 208 organizzazioni del Terzo settore e la realizzazione di 800 eventi che hanno coinvolto attivamente 63.000 persone. Con questo progetto vogliamo, in definitiva, dare continuità alla partecipazione e al protagonismo dei cittadini, valorizzare il patrimonio di proposte e di relazioni costruito durante Expo e rappresentare una responsabilità collettiva per costruire un nuovo modello di sviluppo».
Nell’immediato e fino a giugno 2016, Cascina Triulza continuerà a ospitare eventi sui temi dell’innovazione sociale e dello sviluppo sostenibile; laboratori e attività didattiche dedicati a scuole e bambini e iniziative artistiche e culturali che rendano il luogo un polo di attrazione per tutta l’area metropolitana milanese. Pertanto, già dal primo di novembre la struttura si propone come punto di riferimento per il riuso del patrimonio materiale e immateriale di Expo Milano 2015 durante la fase di smantellamento dei Padiglioni.