Celebrazioni 5 dicembre: Giornata Internazionale del Volontariato

Anche quest’anno, come di consueto, il 5 dicembre si è celebrata la Giornata Mondiale del Volontariato (International Volunteer Day), istituita dalla Nazioni Unite nel 1985 allo scopo di promuovere, valorizzare e incoraggiare l’attività svolta dai volontari di tutto il mondo.

L’evento è stata celebrato in Italia e in tutto il mondo con una vasto programma di festeggiamenti, tra ci spicca, per quanto concerne il nostro Paese, la cerimonia ufficiale di sabato mattina al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha esitato ad affermare che “Il volontariato è una grande risorsa per il nostro Paese” e, rivolgendosi direttamente ai volontari: “Fate parte dell’Italia migliore”.
Hanno partecipato alla cerimonia anche Stefano Tabò il presidente di CSVnet e circa 350 persone in rappresentanza di tutto il mondo del volontariato italiano.

Come sempre, la Giornata è stata celebrata anche dai Centri di Servizio per il Volontariato nei rispettivi contesti territoriali, per promuovere e dare spazio alle 44mila organizzazioni a cui il sistema dei CSV si rivolge e a tutte le realtà e i cittadini che, spontaneamente, ogni giorno si mettono a disposizione degli altri.
Le iniziative dei CSV sono cominciate già alla vigilia della Giornata Internazionale: il 4 dicembre infatti si sono svolti eventi organizzati dai CSV di Brescia, Imperia, Pavia e Piacenza.
Sabato 5, invece, a Torino il Comitato volontariato 4.0 e CSVPiemontenet, hanno invitato i volontari ad un momento di incontro, informazione, dibattito e riflessione sugli argomenti posti dalla Riforma del Terzo Settore. Il tema al centro del dibattito è stato “Volontariato ‘fuori’ dalla legge. La Riforma del Terzo Settore senza Volontariato”. L’evento si è svolto dalle ore 9.00 presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti 23 e ha visto la partecipazione di Maria Paola Tripoli, portavoce Comitato Volontariato 4.0, Roberto Museo, direttore di CSVnet, l’avvocato Carlo Merani, Roberto Cardaci, Carlo Nesti, giornalista sportivo, Pierantonio Minelli, Vincenzo Favale e Silvio Magliano, presidente CSVPiemontenet.
Nelle Marche, il Forum Terzo settore Marche, la Caritas Marche, ConVol e il CSV delle Marche hanno organizzato il convegno “Quale volontariato, per quale futuro”, svoltosi ad Ancona, presso la sala conferenze della “Domus Stella Maris”, con interventi di Simone Bucchi, presidente del CSV Marche, l’On. Paolo Petrini, vicepresidente della Commissione “Finanze” della Camera dei Deputati, Giovanni Santarelli, dirigente responsabile Terzo settore Regione Marche, Giuliano Tacchi dell’Università di Urbino, Massimiliano Colombi, sociologo, Maurizio Tomassini, portavoce Forum Regionale Terzo settore.
A Rimini si è svolto un “open day” del volontariato, presso la Casa delle associazioni G. Bracconi che ha ricevuto la visita di oltre 200 studenti per far conoscere le tante attività del volontariato locale.
A Roma‚ i CSV del Lazio e il Movimento di Volontariato Italiano hanno organizzato, presso la sede dei CSV del Lazio in Via Liberiana 17, un momento di riflessione e confronto aperto a tutti dal titolo: “Dove sta andando il volontariato? Diritti sociali‚ pace‚ cittadinanza solidale beni comuni‚ amministrazione condivisa”. Il convegno, che aveva l’obiettivo di contribuire al percorso di autoconvocazione del volontariato ed alla riflessione sulla riforma legislativa in corso, è stato anche l’occasione per ricordare Luciano Tavazza‚ uno dei padri del volontariato moderno‚ a 15 anni dalla scomparsa. L’iniziativa si terrà.
Eventi dei CSV per la Giornata Internazionale del Volontariato si sono tenuti anche anche in altre località italiane.

Contestualmente il CEV – Centro Europeo del Volontariato, ha annunciato che Londra e Sligo saranno le capitali europee del volontariato dei prossimi due anni (Londra per il 2016 e Sligo per il 2017). L’annuncio è arrivato il 4 dicembre da Lisbona, la città che si era aggiudicata il titolo per il 2015, nell’ambito del concorso promosso ogni anno dal CEV.

Anche quest’anno, quindi, nulla da fare per l’Italia, che pure aveva avanzato le candidature di ben 5 città, grazie anche al supporto dei CSV territoriali di riferimento: Cagliari, Lucca, Roma, Varese e Viterbo. Le altre città europee in concorso erano Belfast, Bruges, Cascais, Edimburgo e Perm.
La giuria indipendente costituita da esponenti delle Istituzioni e da esperti europei nel contesto del volontariato, ha premiato i comuni candidati che meglio hanno attuato le raccomandazioni contenute nella European Policy Agenda for Volunteering in Europe (PAVE), documento politico pubblicato nel 2011 quale esito dell’Anno Europeo del Volontariato.
Ma niente paura, il CEV riaprirà le candidature per scegliere la prossima capitale nel corso del 2016!

Published by
Giuseppe Paglione