C’è una bellissima tradizione coreana di pescatori fatta di cercatori che s’immergono nell’acqua per trovare ostriche, cetrioli, ricci di mare. Si tratta di una pratica antichissima che risale Al V secolo d.C. In origine, questo mestiere era solo maschile ma dal XVIII secolo in poi le donne presero il sopravvento, si dimostrarono più abili e superarono – per numero – i maschi. Le pescatrici subacquee si chiamano Haneyo (donne di mare) e le loro immersioni sono tutt’altro che facili. Devono affrontare il gelo dell’acqua e restare in apnea per più di due minuti, ma lo hanno sempre fatto e per uno scopo preciso: sfamare le loro famiglie.
Ma questa sarà l’ultima generazione a praticare quest’antica tradizione perché quella attuale è comprensibilmente alla ricerca di mestieri più moderni, remunerativi, coerenti con i percorsi di studio intrapresi. Ci piace però dedicare uno spazio alla forza di queste intrepide donne che per tanto tempo, con coraggio e determinazione, sono state capaci di affrontare mille pericoli pur di nutrire i propri figli.
(Foto di copertina di Mijoo Kim)