Coinvolgere i giovani dei diversi Paesi europei nelle politiche internazionali di sviluppo sostenibile contro l’austerità è lo scopo del progetto di educazione allo sviluppo “Challenging the crisis” (Sfidare la crisi). Tale progetto durerà tre anni ed è promosso, con il sostegno della Commissione Europea, dall’organizzazione irlandese Idea, Irish Development Education Association, cui partecipano per l’Italia il Cipsi, Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà, e Fcre, Fondazione Culturale Responsabilità Etica. Completano il partenariato i greci di Fair Trade Hellas, i portoghesi di Imvf, Instituto Marquês del Valle Flôr, gli sloveni di Sloga, Slovenian NGDO Platform for Development Cooperation and Humanitarian Aid, e gli spagnoli di EsF, Economistas sin Fronteras.
Attraverso Challenging the Crisis, giovani provenienti da Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo, Slovenia e Spagna si impegnano a decifrare le connessioni tra ineguaglianza locale e globale, diventando soggetti attivi nella promozione di temi collegati alla giustizia mondiale. “Lo scopo del progetto”, come si evidenzia nella scheda del progetto, “è quello di creare consapevolezza e sostegno alle politiche di sviluppo sostenibile nonostante le misure di austerity che colpiscono i paesi di provenienza, creando consapevolezza e dotando i cittadini dell’UE di strumenti culturali atti ad attivarsi sul versante dello sviluppo globale con i seguenti obiettivi:
- Influenzare le politiche a livello nazionale ed europeo;
- Produrre un cambiamento nell’approccio all’impegno pubblico delle ONG e delle organizzazioni della società civile che si occupano di sviluppo;
- Attraverso l’incontro di giovani, si prevede che la riflessione sulla giustizia globale dimostrerà il valore di una risposta unitaria alla presente crisi finanziaria e ci ricoinvolgerà nell’idea di una comunità europea che utilizza la solidarietà per rispondere alle prossime sfide globali”.