Come purtroppo sappiamo, il morbo di Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce, tra le varie funzionalità del corpo, prevalentemente il corretto funzionamento del cervello. In modo particolare, è la memoria a subire i maggiori danni, soprattutto quella a breve termine.
Da poco, a sostegno di chi soffre di questa patologia, è stata creata un’app, Chat Yourself è il suo nome e si tratta di sorta di guida studiata appositamente per questo tipo di patologia, quando si cominciano a perdere memoria e orientamento. Così, se ad esempio non si ricorda il proprio nome o quello di un proprio caro, l’applicazione risponde alle domande che le poniamo; è in grado di indicarci la strada verso casa in caso di smarrimento, la nostra età ed altre informazioni essenziali.
Tutto questo grazie a una chat automatizzata di Messenger il cui titolo – Chat Yourself – è eloquente in tal senso perché in sostanza è con se stessi che si sta parlando, avendo già precedentemente fornito risposte a possibili domande.
Chat Yourself è stata sviluppata da Nextopera insieme a Young & Rubicam, Italia Longeva – il network dedicato all’invecchiamento creato dal ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’Irccs Inrca – e la collaborazione di Facebook.
Ovviamente, per farne uso, è necessario scaricare l’applicazione di Messenger (disponibile sia per iOS che per Android) e poi rispondere alle prime 50 domande necessarie al sistema per elaborare le informazioni primarie che potranno essere successivamente implementate. A prescindere dello stato del malato di Alzheimer, è consigliabile che, quando si forniscono le prime risposte, sia presente almeno un familiare per seguire l’andamento corretto della procedura.