Il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale tornano sul grande schermo grazie alla sensibilità e all’attivismo del premio Oscar Leonardo Di Caprio. Dopo aver ricevuto l’ambita e tanto attesa statuetta lo scorso mese di febbraio con il film “The Revenant” (leggi l’articolo), l’attore statunitense focalizza nuovamente l’attenzione del pubblico sui temi ambientali attraverso un documentario prodotto da Di Caprio insieme e Fisher Stevens e con la produzione esecutiva del regista Martin Scorsese. Il progetto ha entusiasmato National Geographic Channel che ha acquistato i diritti mondiali del documentario sul cambiamento climatico, come annunciato nei giorni scorsi dalla stessa emittente.
NatGeo prevede di portare il film nelle sale a New York e Los Angeles nel mese di ottobre e, poi, in tutto il mondo sui canali National Geographic prima delle elezioni negli Stati Uniti nel mese di novembre.
Soddisfatto, Leonardo Di Caprio scrive così sul suo profilo facebook: «Orgoglioso della partnership con National Geographic Channel per il mio documentario che sarà rilasciato entro l’anno. Abbiamo creato questo documentario, perché la nostra sopravvivenza dipende dal fatto di lavorare insieme per chiedere maggiori azioni per il clima, ora. Non vedo l’ora che tutti possano vedere il documentario questo autunno».
Il documentario, di cui non si conosce ancora il titolo, presenta un resoconto di come la società possa evitare la scomparsa di specie minacciate di estinzione, degli ecosistemi e delle comunità indigene in tutto il mondo. Di Caprio intervista persone di ogni livello in Paesi sviluppate e in via di sviluppo che danno le loro opinioni su cosa deve essere fatto oggi, e in futuro, per trasformare i nostri sistemi economici e politici in istituzioni ecocompatibili. Un’idea molto simile, dunque, a quella del film Demain che arriverà nei cinema italiani in autunno (leggi l’articolo).
Nel film, stando alle prime indiscrezioni fornite dalle riviste americane, compaiono anche il presidente Barack Obama, l’ex presidente Bill Clinton, il segretario di Stato John Kerry, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e papa Francesco, così come i migliori ricercatori della Nasa, ambientalisti, stimati scienziati, leader e ambientalisti.