Nove quartieri di Milano per altrettanti progetti di coesione sociale. Sono partite in questi giorni le iniziative che avranno una durata di 21 mesi, quindi fino al luglio 2018, e che potranno contare su un finanziamento complessivo di un milione e 5 mila euro, 105 mila euro ciascuno, oltre a 60 mila euro per la comunicazione e la promozione successiva. I progetti hanno previsto anche una quota aggiuntiva di finanziamento del 10 per cento da parte degli Enti aggiudicatari.
Obiettivo della manovra: favorire lo sviluppo dei legami di comunità, sostenere la partecipazione attiva alla vita pubblica dei cittadini e costruire un patrimonio di esperienze da lasciare in eredità.
In particolare in ognuno dei 9 Municipi è stata individuata un’area particolarmente degradata, o dal punto di vista ambientale o dalla presenza di problemi di carattere sociale, che sarà animata attraverso un progetto specifico realizzato dall’amministrazione in sinergia con realtà del Terzo settore.
Numerose le iniziative previste; una su tutte quella che coinvolgerà il Municipio due, dove in via Padova, nel tratto centrale tra via Giacosa e via Toselli, sono diversi gli interventi previsti: verranno realizzati micro eventi nei giardini di via Mosso, come merende per bambini, attività di street art, performance teatrali; saranno destinate alla cultura tre aree verdi (gli Orti di via Padova, del Parco Trotter e Orto condiviso di Cascina Martesana) e poi saranno aperte a tutti i cittadini con l’organizzazione di iniziative di sensibilità ambientale; sarà riqualificato il passaggio pedonale e viabilistico sotto il ponte ferroviario di via Padova con la realizzazione di opere di street art; si darà vita a un archivio documentale con foto e video della storia di via Padova alla cui realizzazione saranno chiamati a dare il loro contributo tutti gli abitanti.
«Questo è un altro modo», ha commentato sulla stampa l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, «per fare sicurezza: far sì che gli abitanti di un quartiere occupino gli spazi con iniziative che coinvolgono tutti. In questo caso non esistono ricette uguali per tutti, abbiamo scelto di far parlare il territorio. Da questa esperienza partiranno le linee guida per affidare i progetti nel 2018».