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A Collecchio asili nido aperti tutto l’anno

Il Consiglio comunale di Collecchio, in provincia di Parma, ha approvato nei giorni scorsi una grossa novità riguardante i servizi educativi con l’operazione Nido 365, rivolta alla fascia d’età da 0 a 3 anni. Grazie a questo progetto gli asili nido del paese potranno rimanere aperti tutto l’anno senza interruzioni per il periodo estivo. È il primo esperimento di questo tipo in Emilia Romagna, regione che da sempre è all’avanguardia nell’offerta educativa in generale.

Naturalmente si tratta di un modo per andare incontro alle famiglie i cui componenti hanno lavori sempre più flessibili e spesso precari, ma soprattutto spesso sono privi di parenti che possano essere di supporto all’organizzazione familiare.

Addirittura già dal prossimo anno scolastico saranno disponibili in due asili nido 80 posti al nido Allende e 46 al Montessori, entrambi gestiti dalla cooperativa Proges in cui operano sia dipendenti diretti sia dipendenti del Comune.

Gli asili nido saranno sempre aperti a eccezione delle festività nazionali e con il limite per i genitori di scegliere quattro settimane estive di assenza obbligatoria, di cui tre consecutive. La nota ancora più positiva è data dal fatto che la retta non subirà variazioni per il servizio ma sarà quella pagata l’anno precedente.

Molto soddisfatta l’assessore Silvia Dondi che è stata promotrice della delibera e ha affermato: «Più diritti per le madri che lavorano. Più opportunità di conciliare lavoro-famiglia. Un lavoro durato quasi un anno, condiviso con lavoratori e famiglie, un progetto flessibile, innovativo che guarda realmente ai bisogni dei bambini».

Perplesso invece il sindacato FP Cgil di Parma che chiede un confronto spiegando: «La totale flessibilità organizzativa che sembra comportare questo progetto renderà molto complicata l’organizzazione del lavoro delle educatrici. Il progetto sembra evidenziare una sperimentazione fortemente incentrata sulla domanda individuale e non sulle esigenze collettive che possono delinearsi in un territorio, rendendo complessa l’organizzazione interna del lavoro”.

Noi stiamo dalla parte dei bambini e delle loro famiglie ma anche degli operatori che sicuramente sapranno districarsi per ottimizzare al meglio le loro risorse.

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Patrizia Abello