Scadenza: 15/10/2016.
L’agricoltura sociale comprende una vasta serie di esperienze che non portano a un modello unitario, ma si differenziano per organizzazione, attività svolta, destinatari, fonti di finanziamento, comunque accomunate dalla volontà di realizzare congiuntamente attività agricole e azioni di inserimento socio-lavorativo, attività a carattere socio-sanitario, educativo, di formazione, di ricreazione, diretti in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. Infatti, secondo il Comitato economico e sociale europeo, essa costituisce un approccio innovativo fondato sull’abbinamento di due concetti distinti: l’agricoltura multifunzionale e i servizi sociali/terapeutico-assistenziali a livello locale.
L’intervento della legge nazionale n. 141/ 2015, “Disposizioni in materia di agricoltura sociale” tende inoltre a promuovere l’agricoltura sociale quale strumento facilitante di inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.
Consapevoli della rilevante importanza dell’agricoltura sociale, Confagricoltura, Onlus “Senior – L’Età della Saggezza” e Intesa Sanpaolo hanno quindi deciso di promuovere il concorso “Coltiviamo agricoltura sociale” allo scopo di sostenere le iniziative delle aziende agricole e delle cooperative sociali per i percorsi di inclusione e sostegno alle categorie più deboli della popolazione. Chi presenterà la propria domanda, potrà beneficiare di un PREMIO finalizzato alla realizzazione di progetti di intervento nelle aree di interesse dell’Agricoltura Sociale che contengano significativi elementi di innovazione per la comunità e per ciascuno degli attori coinvolti; siano orientati a rispondere a bisogni/criticità ben identificati/e e, per ultimo, adottino strategie e metodi di valutazione di impatto e di comunicazione sociale appropriati alle azioni previste.
SCHEDA | |
OBIETTIVI |
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DESTINATARI | 1. imprenditori agricoli (art. 2135 del codice civile), in forma singola o associata; 2. cooperative sociali (legge 8 novembre 1991, n. 381) che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale; 3. forme di associazione fra i soggetti su citati; e: – le cooperative sociali non agricole; – le imprese sociali (dl 24 marzo 2006, n. 155); – le associazioni di promozione sociale; – i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, della legge 8 novembre 2000, n. 328. Le forme di partenariato devono prevedere tassativamente come capofila uno dei soggetti dei punti 1 e 2 e i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione del progetto. |
BENEFICIARI |
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PROPOSTE PROGETTUALI | Le proposte dovranno fare espresso riferimento a una o al massimo due delle tipologie di beneficiari su indicate e dovranno collocarsi solo in una delle AREE indicate: A. potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; B. costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di Agricoltura Sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali; C. Sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali. |
AMBITI | I progetti dovranno riguardare uno o più dei seguenti ambiti: 1. l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; 2. le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana; 3. le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante; 4. l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica. |
PREMIO | I promotori hanno stabilito un premio di 50 mila euro a fondo perduto che andrà ad un progetto originale che possa realizzare una vera integrazione lavorativa e sociale. |
PROCEDURE | Si precisa che il progetto da presentare dovrà essere realizzato entro il 30 ottobre 2017. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente on line all’indirizzo: coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it entro e non oltre le 24.00 del 15 ottobre 2016. Nel contempo, copia cartacea del format “criteri per la formulazione della proposta” con allegati i documenti previsti dal bando/concorso dovrà essere inoltrata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede il timbro postale), a Confagricoltura Aspaglio – Corso Vittorio Emanuele II, 101 00186 ROMA (v. art. 4 del bando). Le domande saranno sottoposte ad una doppia valutazione on line e di una Commissione di Esperti. Al termine della procedura, la Commissione provvederà entro il 31 dicembre 2016 a comunicare all’interessato l’attribuzione del premio e a pubblicare il risultato sul sito Coltiviamo agricoltura sociale. |
INFO | Bando Sintesi bando Sotto il testo del bando, seguono gli allegati A-B-C-D utili alla presentazione delle domande. |