IN EVIDENZA

Concorso “Fammi vedere”

Scadenza: 15/10/2016.

Questa del concorso “Fammi Vedere” è veramente un’iniziativa lodevole in quanto offre l’opportunità, attraverso cortometraggi della durata massima di 120 secondi, di rappresentare il mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati in chiave originale e con una visione “a grandangolo”. L’iniziativa, sostenuta da personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che parteciperanno al lavoro della giuria e potranno presentare, fuori concorso, dei propri contributi sul tema del diritto d’asilo, è promossa anche per il 2016 dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), ed  è arrivato alla sua  III^ edizione. Ritrarre cinematograficamente queste persone costrette ad abbandonare i loro Paesi e i loro affetti per aver subito persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a determinati gruppi sociali o per le proprie opinioni politiche, è una impresa sociale altamente umanitaria.
Riprodurre, descrivere, riportare 
con una telecamera e il suo linguaggio i disagi fisici, il dolore e lo stress del “viaggio”, la speranza di ricevere accoglienza, sostegno, protezione e rifugio, di ricostruire la fiducia nell’essere umano e riacquistare dignità e speranza, sono gli obiettivi del cortometraggio che, con uno stile asciutto e del tutto particolare, permetterà di raccontare questa realtà contingente.

Citiamo, per rimanere in tema, una piccola poesia scritta da una profuga somala e scrittrice Shirin Ramzanali Fazel degna di profonda riflessione:

Come vorrei tanto provare quel senso di leggerezza che di solito si prova dopo aver pianto! È una sensazione che tutti noi ricordiamo, ma che io non riesco a provare malgrado pianga. Forse dipende dal fatto che il mio è un pianto senza lacrime. Io piango per la mia città che non esiste più, per un popolo che soffre, per una terra distrutta, per gli uomini impazziti, per gli animali morti. Io piango perché gli unici suoni che sento sono: i fischi di pallottole, scoppi di bombe e colpi di bazooka che si alternano a grida, singhiozzi, pianti e litanie di morte. Io piango perché non ho un futuro, io piango perché l’odore della morte mi fa paura, io piango perché non voglio che la mia speranza muoia.

Destinatari: E’ particolarmente importante la partecipazione di tutti coloro che vogliono raccontare, con il linguaggio cinematografico e il proprio originale punto di vista, il mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. I cortometraggi dovranno avere una durata massima di due minuti.

Tempistiche: 
Il bando è stato avviato il 18 maggio 2016 e si chiude entro le ore 17 del giorno 15 ottobre 2016.

Procedure: Entro il 20 ottobre 2016, la segreteria tecnica del CIR selezionerà un numero massimo di 15 cortometraggi che saranno sottoposti al giudizio di un comitato che individuerà i 5 finalisti i cui nomi verranno pubblicati sul sito del CIR www.cir-onlus.org. Alcuni di questi cortometraggi potranno essere presentati, come finalisti del concorso, a festival, rassegne e momenti pubblici di sensibilizzazione. Alla fase finale potranno partecipare, su invito del CIR, anche alcuni corti fuori concorso. A seguire, i 5 cortometraggi finalisti saranno proiettati durante la serata finale di raccolta fondi organizzata dal CIR entro il 2016 nel corso della quale verranno scelti i 3 vincitori da parte della Giuria e, con un criterio ponderato, da parte del pubblico. Questi ultimi otterranno rispettivamente un premio di 1.000/500/300 euro. Il CIR si riserva di adottare i cortometraggi vincitori e quelli fuori concorso per le proprie campagne  di comunicazione sociale e di raccolta fondi per l’ anno 2016 e 2017.

Si precisa che il materiale richiesto per la partecipazione consiste in
1. un file video del cortometraggio in formato MP4 (DVD DATI e NON UN DVD VIDEO);
2. un pdf contenente una sinossi del corto (3 righe massimo) e una biografia breve e completa dei contatti dell’autore (10 righe massimo);
3. un  pdf  con la liberatoria firmata in ogni sua pagina;
4. un pdf con l’autorizzazione al trattamento dei dati;
5. un pdf con la copia firmata di un documento di riconoscimento valido.

Il materiale dovrà essere spedito esclusivamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo: CIR – Segreteria Concorso per Cortometraggi “Fammi vedere”, via del Velabro 5/A, 00186 Roma. Specificare sulla busta “A FINI CULTURALI. SENZA SCOPI COMMERCIALI”.

Per maggiori informazioni sul Consiglio Italiano per i Rifugiati visitare il sito www.cir-onlus.org

Bando del Concorso
Liberatoria
Edizione precedente

Published by
Maria Pia Rana