24 aprile 1955 – Termina la Conferenza di Bandung, cominciata il 18 aprile, e così chiamata perché si tiene nell’omonima città indonesiana. Vi partecipano 29 rappresentanti di Stati africani e asiatici con l’obiettivo di affrontare temi importanti quali il processo di decolonizzazione e la relativa collaborazione economica e politica in un contesto nuovo di coesistenza pacifica.
Il documento prodotto dalla conferenza consiste in un elenco di dieci punti – storicamente famosi come i «Dieci principi di Bandung» – fra i quali i più importanti sono quelli di autodeterminazione, neutralismo, non ingerenza, rispetto dell’indipendenza dei popoli. Vengono condannate tutte le forme oppressive di tipo coloniale, anche quella relativa alla supremazia sovietica che intanto si sta imponendo in Europa orientale. Questi principi rivestono un ruolo di particolare importanza perché ispireranno «il movimento dei Paesi non allineati» che verrà istituito con la successiva Conferenza di Belgrado, nel 1961.