La Commissione Ambiente del Senato ha avviato una consultazione pubblica sul pacchetto di misure sull’economia circolare, presentato dalla Commissione europea il 2 dicembre 2015 (si veda in proposito il nostro precedente approfondimento).
L’ economia circolare è un modello produttivo nel quale, secondo la definizione fornita dalla Commissione, “il valore dei prodotti e dei materiali si mantiene il più a lungo possibile; i rifiuti e l’uso delle risorse sono minimizzati e le risorse mantenute nell’economia quando un prodotto ha raggiunto la fine del suo ciclo vitale, al fine di riutilizzarlo più volte e creare ulteriore valore”.
Il pacchetto è composto dalla Comunicazione “L’anello mancante: un piano d’azione europeo per l’economia circolare”, adottata dalla Commissione Europea il 2 dicembre 2015 e da quattro proposte per la revisione di direttive già in vigore: la Direttiva 1999/31 EC (discariche di rifiuti), la Direttiva 94/62 EC (imballaggi e rifiuti di imballaggio), il Gruppo di direttive 2003/53 EC sui veicoli fuori uso, 2006/66 EC relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori, 2012/19 EC sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché la Direttiva 2008/98 EC (direttiva quadro rifiuti).
La consultazione ha il fine di acquisire pareri e osservazioni di cittadini, autorità pubbliche, imprese, università, centri di ricerca interessati per l’elaborazione del parere da trasmettere alla Commissione europea nel quadro del dialogo politico. Una serie di quesiti, su specifici oggetti, vengono sottoposti all’esame degli stakeholder per orientare la discussione.
“La consultazione pubblica resterà aperta fino al 1° aprile 2016. Tutta la documentazione è disponibile nel sito www.senato.it. Nel mese di maggio la Commissione Ambiente organizzerà una conferenza per discutere gli esiti della consultazione”.
Una buona notizia, quindi, che merita di essere proposta all’attenzione dei lettori di Felicità Pubblica.
Consultazione pubblica sull’economia circolare
La Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato ha deciso di avviare una consultazione pubblica per acquisire informazioni e valutazioni delle parti interessate in relazione al pacchetto di misure sull’economia circolare, presentato dalla Commissione europea il 2 dicembre scorso.
I contributi saranno presi in considerazione ai fini dell’elaborazione del parere da trasmettere alla Commissione europea nel quadro del dialogo politico. La consultazione è aperta a tutti coloro che desiderano partecipare al processo decisionale europeo con osservazioni sul merito delle proposte legislative.
I cittadini, le autorità pubbliche, le imprese, le Università, i centri di ricerca e tutti gli altri soggetti governativi e non governativi interessati sono invitati a esprimere le proprie riflessioni su alcune questioni relative al contenuto e all’impatto del piano di azione e di ciascuna delle quattro proposte di direttiva.
La consultazione pubblica resterà aperta fino al 1° aprile 2016. Nel mese di maggio la Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali organizzerà una conferenza per discutere gli esiti della consultazione.
Modalità di partecipazione alla consultazione
I contributi devono essere inviati per iscritto, in formato elettronico word e pdf, entro il 1° aprile 2016 all’indirizzo di posta elettronica economiacircolare@senato.it. Ogni contributo deve contenere l’indicazione del soggetto o dell’ente che lo ha predisposto.
I contributi possono riguardare tutte o solo alcune delle questioni sopra indicate e saranno resi pubblici in modo integrale. La Commissione potrà invitare i partecipanti alla consultazione pubblica a fornire chiarimenti o ulteriori elementi di approfondimento, anche in forma orale.
I dati personali eventualmente comunicati con la partecipazione alla consultazione pubblica saranno utilizzati dal Senato della Repubblica nei modi e nei limiti necessari al procedimento, con procedure prevalentemente informatizzate e a cura delle sole unità di personale e degli organi interni al riguardo competenti. Gli interessati possono esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del Codice in materia di protezione dei dati personali mediante la sopraindicata casella di posta elettronica.
Contesto e contenuto della consultazione
Il pacchetto sull’economia circolare mira a sviluppare un modello produttivo nel quale le risorse vengono utilizzate da imprese e consumatori in modo più sostenibile, mantenendo quanto più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riducendo al minimo la produzione dei rifiuti. Il pacchetto è composto da una Comunicazione e da quattro proposte per la revisione di direttive già in vigore.
In relazione a ciascuno degli atti presentati dalla Commissione europea, la Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato intende approfondire i profili di seguito indicati.
ATTO COMUNITARIO (COM(2015) 614 DEFINITIVO): COMUNICAZIONE “L’ANELLO MANCANTE – PIANO D’AZIONE DELL’UNIONE EUROPEA PER L’ECONOMIA CIRCOLARE” CON ANNESSO CRONOPROGRAMMA
Oggetto – Obiettivi del piano di azione
Quesiti:
- Ritenete che gli obiettivi indicati nel piano di azione siano correttamente definiti e il cronoprogramma adeguato
Oggetto: Quadro regolatorio
Quesiti:
- Quali sono le barriere normative che impediscono lo sviluppo dei mercati delle materie prime secondarie
- Quali sono le misure normative che il legislatore può adottare affinché le aziende modifichino le loro priorità di business nell’ottica dell’economia circolare
- Il modello dell’economia circolare si basa su alcune fasi: approvvigionamento delle risorse, design, produzione, distribuzione, consumo, raccolta, riciclo. Quali di esse necessitano di un più incisivo intervento del legislatore
Oggetto: Incentivi
Quesiti:
- Quali leve fiscali e misure di sostegno possono essere utilizzate per promuovere la transizione delle imprese verso l’economia circolare
Oggetto: Enti territoriali
Quesiti:
- Quali sono le responsabilità degli enti territoriali ai fini del conseguimento degli obiettivi indicati nel piano di azione
Oggetto: Attività di sensibilizzazione
Quesiti:
- Quali iniziative possono essere intraprese dalle autorità di governo per incentivare il recupero e il riutilizzo da parte dei privati
Oggetto: Adeguatezza delle misure
Quesiti:
- Ritenete che le misure proposte nel piano di azione siano idonee e sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi indicati
ATTO COMUNITARIO (COM (2015) 593 DEFINITIVO): PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE MODIFICA LE DIRETTIVE 2000/53/CE RELATIVA AI VEICOLI FUORI USO, 2006/66/CE RELATIVA A PILE E ACCUMULATORI E AI RIFIUTI DI PILE E ACCUMULATORI E 2012/19/UE SUI RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE)
Oggetto: Impatto della proposta
Quesiti:
- Ritenete che la proposta di direttiva possa incidere sulla produttività aziendale e sul modello di consumo dei beni prodotti dal vostro settore industriale e in quale modo
Oggetto: Adeguatezza della proposta
Quesiti:
- Ritenete che la proposta di direttiva colga tutte le occasioni che le recenti innovazioni tecnologiche hanno messo a disposizione per adempiere alla corretta gestione del fine vita dei prodotti immessi al consumo
Oggetto: Ritiro e gestione dei RAEE
Quesiti:
- In materia di ritiro dei RAEE da parte degli operatori con superfici di vendita superiori a 400 metri quadri, ritenete che le modalità di ritiro dei rifiuti “uno contro zero” sia correttamente applicata
- Quali semplificazioni possono essere introdotte per facilitare il ritiro dei RAEE da parte dei rivenditori secondo la modalità “uno contro uno”
- Disponete di stime della quantità di rifiuti conferiti secondo tali modalità
- Vi sono difficoltà di stoccaggio dei RAEE negli esercizi commerciali
- Ritenete utile promuovere linee di ricondizionamento dei RAEE per la loro ricollocazione sul mercato dell’usato
Oggetto: Obblighi di recepimento
Quesiti:
- Ritenete che vi siano criticità nell’adozione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformare l’ordinamento nazionale alla direttiva
Oggetto: Obblighi di comunicazione
Quesiti:
- Ritenete congrui gli obblighi di comunicazione previsti dalla proposta di direttiva
ATTO COMUNITARIO (N. COM (2015) 594 DEFINITIVO): PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 1999/31/CE RELATIVA ALLE DISCARICHE DI RIFIUTI
Oggetto: Definizioni
Quesiti:
- Ritenete che le definizioni contenute nella proposta di direttiva siano sufficientemente chiare ai fini della applicazione omogenea della normativa sul territorio nazionale
- Quali sono le definizioni ambigue e come potrebbero essere opportunamente chiarite
- Ritenete adeguate le misure per la omogeneizzazione dei dati relativi al conferimento e allo smaltimento dei rifiuti ai fini della loro confrontabilità tra gli Stati membri
Oggetto: Rifiuti ammissibili in discarica
Quesiti:
- Ritenete che l’obiettivo di riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica (cd. “Rub”) che gli Stati membri devono raggiungere entro il 16 luglio 2016 (-35% in peso rispetto al 1995) sia adeguato, da potenziare oppure troppo stringente per il nostro sistema industriale
- Ritenete che l’obiettivo vincolante di assicurare entro il 2030 che i rifiuti urbani smaltiti in discarica non superino il 10% dei rifiuti urbani prodotti sia adeguato, da potenziare oppure troppo stringente per il nostro sistema industriale
- Ritenete che il vostro settore industriale disponga di un sistema di conferimento in discarica adeguato alle proprie esigenze
- Ritenete necessarie azioni di programmazione dell’assetto territoriale per conseguire l’obiettivo del conferimento del 10% dei rifiuti in discarica
Oggetto: Rifiuti ammissibili nelle varie categorie di discariche
Quesiti:
- Ritenete che l’obbligo di tenere conto degli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio ogni qualvolta si applichino le deroghe al divieto di collocare in discarica rifiuti non trattati sia adeguato, da potenziare oppure troppo stringente per il nostro sistema industriale
Oggetto: Obblighi di recepimento
Quesiti:
- Ritenete che vi siano criticità nell’adozione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformare l’ordinamento nazionale alla direttiva
Oggetto: Obblighi di comunicazione
Quesiti:
- Ritenete congrui gli obblighi di comunicazione previsti dalla proposta di direttiva
ATTO COMUNITARIO (N. COM (2015) 595 DEFINITIVO): PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 2008/98 RELATIVA AI RIFIUTI
Oggetto: Definizioni
Quesiti:
- Ritenete che le definizioni contenute nella proposta di direttiva siano sufficientemente chiare ai fini della applicazione omogenea della normativa sul territorio nazionale
- Quali sono le definizioni ambigue e come potrebbero essere opportunamente chiarite
- Ritenete la definizione di rifiuti urbani coerente con il quadro normativo nazionale
Oggetto: Sottoprodotti
Quesiti:
- Ritenete soddisfacente la formulazione della norma riferita ai sottoprodotti
Oggetto: Riutilizzo e riciclaggio
Quesiti:
- Ritenete che le norme sul riutilizzo e riciclaggio siano da potenziare inserendo misure specifiche per l’eliminazione di sostanze tossiche dai prodotti, oppure al contrario siano troppo stringenti per il nostro sistema industriale
- Condividete la novità per cui agli Stati membri non viene più chiesto di adottare misure per la promozione del riutilizzo dei prodotti, ma solo misure per la preparazione per le attività di riutilizzo provvedendo, a tal fine, anche a facilitare l’accesso dei punti di raccolta dei rifiuti alle reti di riutilizzo e riparazione
- Condividete il valore dei due nuovi obiettivi che riguardano la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani: +60% in peso entro il 2025 e +65% in peso entro il 2030
- Ritenete che il periodo di transizione concesso per gli Stati membri “in ritardo” sia adeguato o eccessivo
Oggetto: Responsabilità estesa del produttore
Quesiti:
- Ritenete soddisfacente la formulazione della norma riferita alla estensione delle responsabilità dei produttori
Oggetto: Prevenzione
Quesiti:
- Ritenete adeguata la nuova formulazione degli obblighi per la prevenzione dei rifiuti
Oggetto: Tenuta di registri
Quesiti:
- Ritenete congruo l’obbligo di istituire un apposito registro elettronico (o dei registri coordinati), accessibile alle autorità competenti
Oggetto: Relazione e riesame
Quesiti:
- Ritenete soddisfacente la nuova formulazione del “calendario” che prevede: 1) la comunicazione alla Commissione dell’andamento del conseguimento degli obiettivi di riutilizzo e riciclaggio (per i rifiuti da costruzione e demolizione è richiesto un rapporto separato per le operazioni di colmatazione) annualmente, a partire dal 2020, entro 18 mesi dalla fine del periodo preso in considerazione; 2) la comunicazione alla Commissione dell’andamento del conseguimento degli obiettivi di prevenzione ogni due anni, a partire dal biennio 2020-2021, entro 18 mesi dalla fine del periodo preso in considerazione
Oggetto: Oneri amministrativi e costi aggiuntivi
Quesiti:
- Ritenete che la definizione dei rifiuti urbani e il nuovo modello di gestione possano determinare un incremento degli oneri amministrativi e dei costi
Oggetto: Obblighi di recepimento
Quesiti:
- Ritenete che vi siano criticità nell’adozione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformare l’ordinamento nazionale alla direttiva
Oggetto: Obblighi di comunicazione
Quesiti:
- Ritenete congrui gli obblighi di comunicazione previsti dalla proposta di direttiva
ATTO COMUNITARIO (N. COM (2015) 596 DEFINITIVO): PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 94/62/CE SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
Oggetto: I nuovi obiettivi di recupero, riciclaggio e preparazione per il riutilizzo
Quesiti:
- Ritenete che gli obiettivi minimi di peso che devono essere raggiunti per la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio relativamente ai materiali (plastica, legno, metalli, alluminio, vetro, carta e cartone) contenuti nei rifiuti di imballaggio, in peso, da raggiungere entro e non oltre 31 dicembre 2025 siano adeguati, da potenziare o possano danneggiare il nostro sistema industriale
- Ritenete che gli obiettivi minimi di peso che devono essere raggiunti per la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio relativamente ai materiali (legno, metalli, alluminio, vetro, carta e cartone) contenuti nei rifiuti di imballaggio, in peso, da raggiungere entro il 2030 siano adeguati, da potenziare o possano danneggiare il nostro sistema industriale
- Ritenete che la mancata previsione di incrementi percentuali, al 2030, per la plastica sia una scelta corretta o possa danneggiare la nostra filiera industriale
Oggetto: Recupero energetico
Quesiti:
- Condividete l’eliminazione dalla direttiva imballaggi del comma 3 dell’articolo 6 della direttiva 94/62/CE, che stabiliva la possibilità per gli Stati membri di incoraggiare il recupero energetico laddove fosse preferibile al riciclaggio
Oggetto: Infrastrutture
Quesiti:
- Il vostro comparto dispone di un adeguato sistema per il riciclo degli imballaggi nel proprio ambito territoriale di riferimento
Oggetto: Obblighi di recepimento
Quesiti:
- Ritenete che vi siano criticità nell’adozione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformare l’ordinamento nazionale alla direttiva
Oggetto: Obblighi di comunicazione
Quesiti:
- Ritenete congrui gli obblighi di comunicazione previsti dalla proposta di direttiva