Mai come negli ultimi tempi è fondamentale sapere cosa sia una Ong (Organizzazione non governativa) e quali le sue caratteristiche principali.
Cominciamo col dire che una Ong è un’organizzazione senza fini di lucro, indipendente dagli Stati e dai Governi, come indica il termine stesso. Ne deriva che esse non godono di alcun aiuto finanziario da parte statale o governativo ma svolgono la loro azione umanitaria attraverso le donazioni dei privati (fundraising, campagne, sostenitori, 5×1000 ecc.) oppure attraverso fondi pubblici provenienti perlopiù dall’Ue, dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione decentrata (Regioni, Province, Comuni).
La gestione di una Ong è spesso affidata a dei volontari che naturalmente hanno studiato a lungo per ricoprire quel determinato tipo di incarico e spesso hanno maturato esperienze di lungo corso.
Risulta dunque chiaro come i due tratti emergenti che definiscono una Ong constano nel carattere privato dell’organizzazione e nell’assenza di profitto per le attività svolte.
Ovviamente, ne esistono di vario genere e spesso nascono per sopperire alle carenze che gli Stati manifestano nei settori sociali, dell’ambiente, dei diritti umani, dell’uguaglianza tra generi e fasce di popolazione e altro ancora. Ogni Ong ha, alla sua base, un carattere e un modo di comportarsi differente dall’altra: alcune utilizzano un metodo che potremmo definire di “pressione politica”, soprattutto in quelle aree del mondo in cui i diritti umani sono trascurati, si pensi ad esempio ad Amnesty International oppure a Save The Children o ancora all’Unicef. Sono 3 Ong che operano in tutto il mondo per i diritti delle persone svantaggiate, con una prevalenza delle ultime due riservata ai bambini. Da una parte, attraverso dei puntali rapporti denunciano la precarietà di determinate situazioni, dall’altra chiedono l’intervento dei governi e, non per ultimo, propongono ai cittadini di finanziare il loro lavoro. Attraverso i fondi realizzano scuole, programmi di protezione internazionale, assistenza economica e sanitaria.
Si tratta di organizzazioni che, puntuali, troviamo negli scenari di guerra. In questo senso, oltre alle succitate, vengono immediatamente in mente Medici Senza Frontiere, Emergency, Oxfam. È però doveroso dire che ne esistono tantissime e, tutte, operano in maniera trasparente. Vale a dire che procedono a regolare rendicontazione dei fondi che possono essere consultati da chiunque attraverso il web, qualora non bastasse leggere ogni giorno di centinaia di persone salvate dalla fame, dalle ferite di guerra, dall’annegamento in mare, dalla criminalità organizzata, e, soprattutto, dall’indifferenza e dall’ignoranza di chi, nulla sapendo, parla delle organizzazioni non governative a vanvera.