La sua passione per l’umanitario l’ha spinta a seguire diversi progetti in giro per il mondo tra Asia, America Latina ed Europa. Dopo una laurea in Economia a Milano e una in Scienze politiche a Parigi, la 27enne Anna Fiscale è tornata nella sua città natale, Verona, e ha riunito un gruppo di amici per ideare un progetto sociale che conciliasse la passione per la moda e l’interesse per la solidarietà. Nasce così, nell’aprile 2012, il “Progetto Quid”, un’associazione di promozione sociale che, a marzo 2013, diventa cooperativa sociale.
«Il nome “Quid” deriva dal latino e significa “qualcosa in più” ossia quella molla che ci permette di dare un valore aggiunto al nostro progetto e di differenziarci», spiega la presidente della cooperativa sociale Anna Fiscale, «non è un caso che il logo del brand Quid sia rappresentato proprio da una molletta, simbolo dell’unione delle diverse realtà del mondo del mercato, della solidarietà e del rispetto per l’ambiente».
L’idea vincente è quella di recuperare rimanenze e scarti di tessuto di qualità dei migliori marchi made in Italy locali, che sarebbero altrimenti rimasti inutilizzati, per creare la linea di abbigliamento Quid. A partire da questi tessuti i creativi designer della cooperativa disegnano i capi che vengono poi realizzati sartorialmente da un gruppo di donne, sia italiane che straniere, con alle spalle un passato di fragilità o di svantaggio. Ragazze che sono state vittime di violenza, ex detenute, persone che hanno trovato in Quid una possibilità di impiego per sentirsi valorizzate.
«Quid è un progetto di moda etica», prosegue Anna, «che coniuga: aspetti di rispetto per l’ambiente, nel senso che viene recuperato del tessuto che altrimenti andrebbe al macero; valori etici, perché dà una possibilità lavorativa di reinserimento sociale alle donne; aspetti di mercato, poiché crea un prodotto di qualità a un prezzo accessibile».
Nel corso di questi anni, Progetto Quid è cresciuto mettendo a punto diversi programmi, tra cui un’iniziativa di co-branding con l’azienda Carrera di Verona, creando con le giacenze di magazzino una collezione limitata dal marchio Quid for Carrera. Attualmente, la cooperativa sociale conta 17 dipendenti, 10 collaboratori esterni e complessivamente quasi 5 mila clienti. Il prossimo obiettivo sarà quello di impiegare almeno altre 10 ragazze per confezionare i prodotti, e assumere full time 4 persone nello staff. Ma anche espandere la rete degli shop monomarca, mettendo a disposizione dei grandi marchi della moda linee di abbigliamento etiche da distribuire in co-branding nella loro rete di vendita. Partnership di questo tipo sono già in atto, come ad esempio: quella con il gruppo Calzedonia per il quale Quid ha prodotto accessori con i tessuti delle collezioni mare; con Altromercato, per la linea chilometro zero; con DeN Store, attraverso la realizzazione di zaini e pochette dall’assemblaggio di spezzoni di jeans.
Progetto Quid ha già ottenuto diversi riconoscimenti: dopo il premio europeo per l’Innovazione Sociale, promosso dalla Commissione europea nel 2014, in cui è emerso tra oltre 1.200 concorrenti, e quello della Fondazione Sviluppo Sostenibile, Quid si è classificato tra le prime 10 start-up di innovazione sociale, nella top 100 stilata nel 2015 da StartupItalia.
Questi capi dal design unico si possono trovare in vendita in due negozi monomarca uno nel cuore di Verona e l’altro a Vicenza, nei temporary store di Forte dei Marmi e di Verona, e in altri undici punti vendita nel nord Italia.