ULTIMA ORA

CSV lombardi: nuovo assetto dal 2018

Alla vigilia di questo anno appena iniziato è stata apposta la firma per il nuovo assetto dei Centri di Servizio per il Volontariato, CSV, lombardi. A partire dal primo di gennaio, infatti, i Centri si adegueranno alla linea dell’importante Riforma del Terzo settore qui ne avevamo parlato – che per esempio esige la presenza di un CSV ogni milione di abitanti.

Diventeranno quindi tre i Centri provinciali che saranno Milano, Bergamo e Brescia; inoltre ne nasceranno tre interprovinciali che prenderanno il nome di Insubria (che accorperà  Como e Varese), Lombardia Sud (che comprenderà  un territorio più vasto ma meno popolato con Cremona, Lodi, Mantova e Pavia) e infine il CSV di Monza e Lecco.

Queste fusioni e accorpamenti giungono dopo un percorso durato oltre due anni in Lombardia per migliorare il più possibile sia la funzione sociale del CSV, sia la razionalizzazione delle risorse di ciascuno dei Centri interessati.

Infatti Attilio Rossato, presidente di CSVnet Lombardia, dichiara soddisfatto: «Questo è un processo che nasce dalla chiara volontà  dei CSV lombardi di elaborare una propria proposta di rinnovamento a prescindere della Riforma, avviato dalla spinta a voler interpretare i cambiamenti in atto sui nostri territori. E’ anche vero che la riorganizzazione attuata nei CSV riflette le indicazioni della Riforma: è prevista infatti una formula che apra le porte a tutti, grazie a un dialogo più ampio con l’intero spettro dei soggetti del Terzo Settore. E’ una riorganizzazione che non parla solo di “numeri”, ma progettata per qualificare e aumentare capacità e competenze dei centri, e quindi per essere in grado di accogliere nuove richieste. Ora è evidente come sia fondamentale costruire una governance consapevole per rendere possibili queste nuove dimensioni di servizio. Le associazioni sappiano che spetta a loro il governo e che quindi una certa consapevolezza e responsabilità  sono necessarie. La Riforma ci garantisce una dimensione stabile ma che deve essere supportata da una dimensione locale ugualmente capace e competente».

Poniamo l’accento sul fatto che, come annunciato all’inizio dell’articolo, dal 1° gennaio i sei nuovi CSV della Lombardia sono operativi a tutti gli effetti e nei prossimi mesi ne verranno rinnovati gli organi sociali, che saranno in ogni caso composti da una equa rappresentanza proveniente dalle basi associative dei precedenti CSV. Non per niente saranno proprio i territori e le realtà  sociali presenti che forgeranno il tessuto delle comunità , ma i servizi e le professionalità  degli operatori volontari saranno ancora e sempre gli stessi per supportare il territorio lombardo e i suoi abitanti.

Published by
Patrizia Abello