Spesa, bollette, farmaci, acquisti indispensabili per i bambini, ed ecco che per chi fatica ad arrivare a fine mese la cultura può diventare un bene di lusso al quale dover necessariamente rinunciare.
Ma se è vero che “non di solo pane vivrà l’uomo”, come recita il Vangelo, dover fare a meno delle proprie passioni e dell’arricchimento personale che l’arte e la cultura indubbiamente producono in ognuno di noi, può diventare per molti un disagio difficile da digerire.
Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che il Museo Madre di Napoli ha dato vita a un’iniziativa originale ma non troppo, ossia quella del “biglietto sospeso”. Se la pratica filantropica di acquistare qualcosa e lasciarla nel negozio, a beneficio di uno sconosciuto qualsiasi che non può permettersi quella spesa, è già stata ampiamente sdoganata con il “caffè sospeso”, tradizione napoletana che ormai ha preso piede in tutta Italia e in diversi Stati europei, per poi passare a diverse varianti applicate al pane, ai libri o alla pizza, finora nessuno aveva mai “osato” spingersi fino a un museo.
Ci ha pensato invece il museo regionale d’arte contemporanea di via Settembrini che a partire da oggi, giovedì 24 marzo, e fino al 31 dicembre 2016, consentirà a chiunque di poter acquistare un biglietto in più e lasciarlo a disposizione del successivo visitatore sconosciuto.
«Un gesto di generosità e al contempo un invito», spiegano gli organizzatori, «affinché ognuno operi in prima persona per far avvicinare anche altri alla cultura del contemporaneo, trasformando un’esperienza intima in una necessità importante, significativa e coinvolgente di condivisione e inclusione. Il biglietto sospeso si propone come qualcosa di più di un biglietto offerto: procura e rafforza un senso di appartenenza, sottolinea l’importanza dell’arte nella vita di ognuno di noi e incoraggia, infine, gesti semplici e quotidiani di gentilezza reciproca».
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee darà il buon esempio lasciando 10 biglietti sospesi al giorno, per il periodo pasquale, che chiunque potrà sfruttare facendone richiesta direttamente alla biglietteria. Inoltre, nello stesso periodo, la Fondazione contribuirà al 50% all’acquisto del biglietto sospeso, che dunque costerà ai visitatori che vorranno aderire solo 3,50 euro (rispetto al prezzo pieno di 7 euro).