A tutti gli appassionati d’arte, specie di quella contemporanea, segnaliamo che, fino al 18 ottobre a Campobasso in via Milano 15, è possibile ripercorre le tappe e gli approdi creativi che hanno segnato la vita artistica di Ernesto Saquella. All’artista molisano scomparso nel 2008 è infatti dedicata la mostra, a cura di Nino Barone e Giuseppe Siano, intitolata Filosofo per mezzo del colore.
I “folli” che, come me, preferiranno recarsi nel piccolo capoluogo regionale invece di optare per un’ultima giornata al mare saranno premiati perché scopriranno un’artista audace, eclettico e istintivamente sensibile. Ogni tela di Saquella invita lo spettatore a ripercorrere il processo creativo che l’ha generata; anche il materiale impiegato, nella sua varietà e quantità, pare concorra a testimoniare quel trasporto emotivamente ragionato che ha guidato la mano dell’artista.
I quadri segnalano e scandiscono in fasi le tappe attraverso le quali Saquella ha tentato approcci differenti nei confronti dell’arte: le riflessioni sulla staticità dei sistemi di comunicazione durante l’era predigitale si traducono, ad esempio, in un pensiero pioneristico teso a rivendicare il valore di unicità, e dunque di dignità artistica, anche ai manufatti “in serie” prodotti dal computer. Negli anni l’esplorazione delle potenzialità virtuali e del cyberspazio lasceranno il posto a nuovi interessi: dall’ipermediale Saquella approderà all’alchimia, al sogno, alle città astratte, ai collage…
Ciò si traduce visivamente nell’impiego di un colore sgargiantemente vitale che, però, spesso convive assieme alla serie pittorica di montaliana memoria, quella delle “maglie”, attraverso la quale risulta più rassicurante osservare il reale.
di Milena D’Aquila