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Da Biovecblok di Camerino arriva Atlas: come ti trasformo le zanzare

Le zanzare sono insetti fastidiosi e questo lo sappiamo tutti. Ma ce ne sono alcune molto pericolose ed è contro queste ultime che la startup Biovecblok ha deciso di combattere, approdando al terzo posto del Global Social Venture Competition, organizzata dall’Università californiana di Berkeley.

Il prodotto con cui si è presentato il gruppo, appendice (spin off) dell’Università di Camerino, è Atlas, un insetticida non tossico e biologico per combattere le malattie trasmesse proprio dalle zanzare, come malaria, dengue e Zika.

Da quando è stata istituita questa competizione, nel 1999, è la prima volta che un team italiano sale sul podio, e, come anticipato, sul terzo gradino, preceduto da una squadra americana e da una indiana. Il confronto è stato veramente duro, per niente facile d’altronde competere con startup che sono tra le più famose e prestigiose delle università di tutto il mondo, come il MIT, Stanford e Berkeley.  Inoltre, c’è da dire che la commissione della Global Social Venture Competition riceve ogni anno centinaia di applicazioni da valutare e ha l’obiettivo di scoprire e sostenere nuove generazioni di imprenditori sociali, fornendo loro formazione aziendale (mentoring), una rete di reciprocità di competenze e informazioni (networking) e corrispondendo premi in denaro per aiutarli a trasformare le idee in imprese vere e proprie. Imprese che potranno affrontare al meglio le problematiche sempre più pressanti del nostro mondo inteso in senso lato.

Biovecblok si è aggiudicata un premio in denaro e vedrà nel proprio comitato consultivo la presenza di Murray Vince, Senior Director della Intellectual Venture di Seattle, fondata da Microsoft.

Dichiara Aurelio Serrao, co-fondatore di Biovecblok: «Siamo davvero molto emozionati, oltre che estremamente soddisfatti per questo importante successo. Crediamo molto nel nostro progetto e siamo estremamente orgogliosi che anche a livello internazionale non solo ne abbiano riconosciuto il valore, ma lo abbiano anche voluto sostenere economicamente».

Aggiunge il rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini: «Sono davvero orgoglioso  del grande successo ottenuto dai nostri ragazzi. L’Università di Camerino da tempo sta mettendo in campo iniziative volte ad aiutare i nostri giovani laureati e ricercatori nel settore dell’auto-imprenditorialità, facendo emergere le idee innovative e trasformandole in impresa, generando così occupazione giovanile e creativa. È con grande soddisfazione che possiamo constatare che i risultati arrivano e sono più che eccellenti».

L’innovazione del prodotto Atlas consiste nel fatto che per la prima volta in assoluto, l’insetto, quindi la zanzara, diventa il vero strumento di diffusione del biocida, evitando quindi il rilascio di composti chimici tossici nell’ambiente.

Viene riconosciuto che le zanzare infettano ogni anno più di 600 milioni di persone e di queste ben 1,2 milioni muoiono. Inoltre, nel 2016, sono stati diagnosticati oltre 10.000 casi di microcefalia, causati dal virus Zika, trasmesso proprio da esse.

L’obiettivo di Atlas è di ridurre in modo importante il numero di persone affette da queste patologie  eliminando in modo pulito gli insetti che ne sono portatori.

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Redazione