Cascina Triulza: parte la Call “100 giorni, 100 proposte”

E’ stata lanciata da Cascina Triulza la Call “100 giorni, 100 proposte” che consentirà a tutte le organizzazioni della società civile e alle istituzioni pubbliche di continuare a lavorare in Cascina Triulza sui temi, proposte e iniziative che hanno dato vita al programma culturale del padiglione della società civile a Expo 2015.

Pertanto, Cascina Triulza ritorna alla ribalta dopo l’esperienza di Expo con un auditorium di 194 posti, una sala multifunzionale, sale riunioni, spazi per bambini, un ristorante e la grande corte aperta. Tali spazi sono stati allestiti per accogliere il calendario di diverse iniziative che deriveranno dalla Call “100 giorni, 100 proposte” che scade il 29 febbraio 2016.

Scopo principale della chiamata di idee, come spiegano gli stessi promotori: «è avviare un percorso partecipato per dar vita al primo programma di appuntamenti fino a marzo 2016 – tra incontri, dibattiti, workshop, spettacoli, performance artistiche e laboratori – in coerenza con le nuove funzioni e attività previste per Cascina Triulza come lab-hub per l’innovazione sociale e per lo sviluppo sostenibile. Cooperative, imprese sociali, startup, istituzioni, enti locali, fondazioni, associazioni non profit e cittadini, di tutte le età, potranno continuare a lavorare insieme in Cascina Triulza nella ricerca di soluzioni innovative alle nuove sfide sociali e ambientali».

«Dopo il lavoro e il successo a Expo», sottolinea Sergio Silvotti, Presidente di Fondazione Triulza, «con la nostra rete di organizzazioni della società civile abbiamo deciso di focalizzare energie, know how, competenze ed esperienze nello sviluppo di progetti di innovazione sociale, che significa porre al centro dell’innovazione in generale il benessere delle persone e uno sviluppo equo e sostenibile. In questa direzione va anche la call che abbiamo voluto lanciare per dare continuità al percorso partecipato e alle alleanze che abbiamo costruito durante l’esperienza Expo, sia mettendo in relazione le diverse realtà del Terzo settore, sia creando nuovi ambiti di collaborazione tra il non profit con le imprese e con le istituzioni».

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Redazione