“Verba volant, scripta manent”. Eppure la locuzione latina, secondo cui le parole scritte non si cancellano, potrebbe presto essere superata. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico c’è infatti chi sta lavorando per fare in modo che le parole impresse sulla carta possano essere cancellate. Non si tratta, ovviamente di un modo per rimediare a degli errori, ma semplicemente una grande invenzione che ruota intorno al riciclo e alla sostenibilità ambientale.
L’importanza e l’utilità della carta è innegabile, soprattutto per chi fa informazione come noi. Eppure non dobbiamo dimenticare che il 35% degli alberi abbattuti di tutto il mondo vengono utilizzati per produrre carta e cartone, tanto che l’industria della produzione cartacea è la quinta sul pianeta per consumo delle risorse. Inoltre per produrre una tale quantità di prodotto, c’è bisogno di un quantitativo di acqua più alto di qualsiasi altra industria. Va evidenziato infine che anche gli inchiostri utilizzati in fase di stampa sono gravemente dannosi per l’ambiente, in quanto contengono diversi ingredienti chimici che danneggiano il terreno.
Per cercare di ridurre l’impatto sull’ambiente, quindi, dall’Università della California arriva un’invenzione che ha dell’incredibile: si tratta di una carta che può essere ristampate fino a ottanta volte, grazie a un rivestimento che permette di cancellare e riscrivere i fogli.
La notizia, pubblicata da The Conversation, racconta di un tipo di rivestimento in grado di passare dalla trasparenza al colore e, poi, di nuovo dal colore alla trasparenza, in modo da poter essere cancellato e riutilizzato. Per rendere possibile questa trasformazione i ricercatori hanno ideato un materiale che unisce le nanoparticelle di due materiali diversi: il blu di Prussia e il biossido di Titanio.
Il blu di Prussia è un pigmento di colore molto usato in arte e in architettura che diventa trasparente con l’aggiunta di elettroni prodotti dall’esposizione del biossido di titanio alla luce ultravioletta. La tecnica prevede di rivestire la carta con una patina di questo materiale che combina i due elementi e di utilizzare la luce ultravioletta per renderlo trasparente; la stampa si realizza con l’utilizzo di un foglio di plastica trasparente stampato in nero: quando la luce ultravioletta attraversa la plastica, va a replicare il testo dalla plastica alla carta, schiarendo tutto il foglio tranne le scritte. L’operazione richiede pochi secondi ed è graficamente molto accurata, anche se, per il momento, può produrre un solo colore alla volta e le scritte rimangono visibili per circa cinque giorni. Per cancellare quanto stampato invece basta portare il foglio a una temperatura di 120° Celsius.