Dalla parte di Nice: 7 giornalisti danno voce alle bambine africane
Ci sono donne che meritano di essere conosciute. Ci sono bambine che meritano di essere salvate. Ci sono storie a lieto fine. Ci sono esperienze che meritano di essere raccontate. E ci sono giornalisti che dopo aver visto gli orrori e la drammaticità di guerre, carestie e povertà, riescono ancora ad emozionarsi davanti a uno sguardo, a un sorriso, a una speranza.
Nasce così il progetto Dalla parte di Nice, un’iniziativa che ha preso vita dall’incontro di 7 giornalisti che da anni lavorano in Africa e che hanno deciso di riunirsi in un gruppo dal nome emblematico “HIC SUNT LEONES. L’Africa che non ti immagini”.
Loro sono Francesco Cavalli, Luciano Scalettari, Alessandro Rocca, Davide Demichelis, Raffaele Masto, Angelo Ferrari e Roberto Cavalieri, firme molto note nel mondo del giornalismo (per saperne di più clicca qui), che hanno deciso di puntare sullo storytelling per far conoscere al mondo le storie di Nice, Grace, Wangare, Jamimah, Kate, Abigael e Loisaleah. Sette ragazze o ancora bambine, che in varie parti dell’Africa hanno interrotto un’antica e crudele tradizione, quella delle mutilazioni genitali femminili, e che potranno diventare testimonial della battaglia contro la supremazia e il controllo da parte degli uomini sul corpo delle donne.
Vogliamo raccontare, informare, comunicare, raccontare le storie di violenza subita e di riscatto. Con questa webserie riusciremo a liberare le loro voci, sostenerle, non farle sentire sole, accompagnarle nella loro lotta per la libertà e la dignità.
Così i 7 giornalisti riassumono il loro obiettivo sul sito ufficiale del progetto che da qualche giorno è diventato ufficialmente una campagna di crowdfunding grazie alla collaborazione con la piattaforma italiana Produzioni dal Basso.
La campagna di raccolta dal basso prevede anche delle ricompense che vanno dal ringraziamento sulla pagina del progetto, previsto con un contributo minimo di 10 euro, alla partecipazione a uno dei viaggi di produzione in Africa insieme alla squadra di lavoro, per ottenere il quale è richiesta una donazione di 5 mila euro. Obiettivo è quello di raccogliere 35 mila euro dei 110 mila necessari a realizzare il serial storytelling Dalla parte di Nice.
Ma chi è Nice?
Nice Nailantei Leng’ete è stata una bambina coraggiosa e ora è una donna masai di 24 anni, cresciuta in un villaggio rurale ai piedi del Kilimanjaro. Nata in una tribù di pastori, Nice ora è operatrice di Amref (che sostiene il progetto), si sta battendo per l’eliminazione delle FGM (cioè mutilazioni genitali femminili). Si è fatta promotrice dell’adozione di “riti di passaggio” alternativi per le ragazze masai.
Essere dalla parte di Nice per essere dalla parte di tutte quelle bambine, adolescenti e donne che lottano quotidianamente contro il potere maschile, contro le violenze della strada, della guerra, dala parte di quelle che si ribellano a diventare spose da adolescenti, senza diritti, senza istruzione e senza futuro.
Noi di Felicità Pubblica siamo dalla Parte di Nice, di tutte le bambine, adolescenti e donne che lottano per i loro diritti e soprattutto dalla ‘parte di questo esemplare modo di fare giornalismo.