Il bullismo è un fenomeno che riguarda i giovani di tutto il mondo e che nel corso del tempo sta acquisendo proporzioni sempre più preoccupanti. I ragazzi e le ragazze vittime delle prepotenze dei loro coetanei, spesso subiscono passivamente aggressioni protratte per lunghi periodi di tempo fino a dare origine a svariati problemi psicologici in grado di evolversi in vere e proprie malattie. Fra tutte la depressione.
Gli smartphone, ormai a disposizione di tutti i ragazzi, sono un’arma a doppio taglio: se da un lato rappresentano uno strumento in più per aumentare il disagio dei ragazzi per esempio attraverso la condivisione di contenuti offensivi, dall’altro possono essere utilizzati anche in maniera positiva per prevenire le aggressioni o per promuovere iniziative di inclusione sociale. Così ha fatto ad esempio una studentessa californiana, la 16enne Natalie Hampton, che ha purtroppo vissuto in prima persona le umiliazioni derivanti da un gruppo di bulli, creando un’applicazione che aiuta gli studenti soli a trovare compagnia durante le pause scolastiche, come quella del pranzo o della ricreazione.
Non a caso si chiama “Sit with us” (Siedi con noi), che permette di attivare il proprio profilo utente e interagire con tutti i ragazzi. L’app garantisce il pieno rispetto della privacy e in più consente di inviare gli inviti ad altri studenti senza ricevere l’imbarazzo di un pubblico rifiuto.
Un’idea semplice, realizzata da una ragazza adolescente, che sa di inclusione e che per questa ragione ci auguriamo si diffonda ovunque.