Si chiama “Il binario” ed è il primo giornale italo-romeno nato in Italia per le scuole superiori direttamente dalle aule del liceo scientifico Renato Donatelli di Terni.
Trimestrale e bilingue, è il risultato di un lavoro svolto con passione da circa venti ragazzi aiutati dal prezioso lavoro di Gina Dumitriu, presidente dell’associazione Fiore Blu di Terni e dall’impegno del Cesvol, il Centro di servizio per il volontariato provinciale.
È innegabile quanto poco si conosca la cultura romena in Italia ed è palese che dove non esiste conoscenza si crei il terreno fertile affinché nascano semi di incomprensione, intolleranza, pregiudizio. Di qui, si comprende l’importanza di un progetto che, per quanto piccolo, lancia un messaggio molto preciso, legato all’indiscutibile verità che le trasformazioni importanti debbano nascere a partire dai giovani, dai gruppi, dalla scuola in questo caso.
Come spiega Gina Dumitriu, il giornale contiene 24 pagine ed è un viaggio all’interno della cultura romena, ricco di interviste, rubriche, storie ed esperienze di ragazzi romeni di seconda generazione con inoltre, in questo numero d’esordio, il racconto-intervista di un ragazzo appena tornato in Romania dopo molti anni di vissuto a Terni.
Il binario si avvale, inoltre, della preziosa collaborazione di giovani scrittori romeni di lingua italiana come Alex Coman e Catalina Pintile, quest’ultima forse nota a una buona fetta di lettori per aver creato un blog di notevole successo in lingua italiana.
Un lavoro che Dumitriu racconta così: «Il progetto di lingua, cultura e civiltà romena è partito 10 anni fa ed è finanziato dalla Romania. Ora si svolge anche in altri Paesi europei tra cui Spagna, Belgio, Irlanda e Portogallo, luoghi in cui ci sono presenze numericamente importanti della comunità romena». Il tutto nato da un accordo tra i Ministeri dell’Istruzione italiano e romeno che prevede l’inserimento di insegnanti romeni nelle scuole italiane che aderiscono al progetto, chiaramente gratuito e aperto a tutti. «Un notevole impegno da parte del governo romeno – continua Gina Dumitriu – dal momento che attualmente le attività si svolgono in ben 16 regioni italiane, coinvolgendo 55 insegnanti».
Il binario riguarda non solo gli adolescenti ma anche i giovani studenti universitari che hanno frequentato il corso al liceo e sono intenzionati a non dimenticare quanto hanno imparato della lingua romena, mentre si cerca di contattare anche ragazzi che per vari motivi sono tornati in Romania, in modo tale da poter raccontare le esperienze in entrambi i Paesi e coniugare due culture in una soluzione che parla la lingua dell’integrazione.
Il progetto è piaciuto a molti licei italiani che ospitano al loro interno il corso di lingua romena e hanno già chiesto di collaborare. Presto Il binario debutterà anche sul web, pronto a raccontare esperienze, storie e vissuti in grado di parlare a una generazione bilingue e biculturale.