Con l’hashtag #NonTiNascondere si è concluso ieri il Disability Pride Italia (qui il sito), evento sostenuto da volti noti della televisione e della musica, da Ficarra a Picone fino a Saturnino, passando per l’ironia di Giobbe Covatta. Forse non tutti conoscono questa iniziativa ma in Italia è nata tre anni fa seguendo le orme di una manifestazione molto simile che si tiene abitualmente a New York, segno di come iniziative intelligenti possano essere prese ad esempio ed applicabili in altre realtà del mondo.
D’altronde, lo scopo dei disabili è per tutti lo stesso: festeggiare insieme le piccole e grandi conquiste e non dimenticare mai di chiedere nuovi diritti, come lo spirito democratico di un Paese libero dovrebbe garantire. Così, a Napoli, le persone disabili si sono incontrate nella stupenda cornice del Maschio Angioino e poi sul lungomare Caracciolo, per poi continuare la marcia verso l’area archeologica di Pompei attraverso una visita guidata. Fino al 9 luglio hanno potuto partecipare a tre giorni di convegni, confronti, dibattiti, musica, spettacoli.
Molto chiaro l’intento, espresso così dagli organizzatori: «Vogliamo parlare di argomenti importanti in un clima di festa, per stimolare relazioni tra il mondo delle persone disabili e gli altri e promuovere l’affermazione dell’autonomia e autodeterminazione della persona con disabilità».