Disturbi mentali: cercasi campioni speciali per i Mondiali di calcio

Per qualcuno costituisce la possibilità di uscire da una situazione di disagio, per altri uno strumento per promuovere la socialità e l’integrazione, per altri ancora una valvola di sfogo. Per le persone con disturbi psichici, il calcio è un ottimo alleato. Proprio da questa constatazione parte l’appuntamento con il Campionato del Mondo di Calcio per persone affette da disturbi mentali che si svolgerà dal 23 al 29 febbraio a Osaka, in Giappone.

La coppa sarà contesa, oltre che dai padroni di casa, dalle nazionali provenienti da Paesi come Argentina, Perù, Danimarca, Corea del Sud e naturalmente Italia.

Sono dodici i calciatori che andranno a formare la nazionale italiana di persone affette da disagio mentale. Le selezioni dei giocatori si svolgeranno l’ultima settimana del mese di gennaio a Roma, presso il campo sportivo i Cavalieri di Colombo.

Lo psichiatria Santo Rullo, che fa parte della Società Italiana di Psichiatria e da più di venticinque anni osserva con attenzione i benefici che le persone con disagio mentale possono ottenere dal gioco del calcio sottolinea come ci sia il bisogno di selezionare i giocatori migliori, quelli più motivati, più desiderosi di vivere un’esperienza di socializzazione importante, di integrazione, di conoscenza dell’altro.

«Vogliamo lanciare un appello», dichiara Rullo, «a tutte le società sportive che durante l’anno promuovono tornei di calcio o calcetto aperti a persone con disagio mentale, ma anche a tutte quelle persone con disturbo psichico che vivono chiuse in casa, emarginate, che magari hanno un talento calcistico o la passione per questo sport. La nostra speranza è che in tanti rispondano al nostro invito e vengano a fare il provino».

Per partecipare è facile. Basta inoltrare all’indirizzo mail calcioesalutementale@gmail.com la richiesta seguita da un breve video, che metta in risalto le capacità calcistiche. Dopodiché, i più abili saranno chiamati per un provino che si terrà a Roma sotto l’osservazione di Felice Pulici, ex portiere della Lazio da sempre attento alle tematiche di inclusione sociale e vice-presidente del Coni regionale. I dodici calciatori scelti faranno uno stage la prima settimana di febbraio per prepararsi in vista del campionato in Giappone.

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Redazione