Un ambulatorio specialistico per la cura delle tartarughe marine, una sala operatoria con annesso reparto di radiologia, vasche per la degenza, una nursery per i cuccioli, laboratori per le analisi ambientali e una ricca esposizione didattica. Si tratta del nuovo “Centro Ricerche Tartarughe Marine e Osservatorio del Golfo di Napoli,” che sarà inaugurato domani a Portici, in provincia di Napoli, nello storico complesso dell’ex-Macello Borbonico, concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Portici.
Il nuovo centro è stato realizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, con il sostegno e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Campania e del Comune di Portici, con l’intento di promuovere e sviluppare la ricerca scientifica per la salvaguardia della risorsa mare.
La struttura condurrà ricerca per lo studio e la conservazione delle tartarughe marine e curerà quelle che necessiteranno di cure poiché minacciate dall’inquinamento, dalle collisioni con le imbarcazioni, dai metodi di pesca non selettivi, per poi rimetterle in libertà. Una volta liberate questi rettili marini diventeranno sentinelle dell’ambiente in quanto verranno dotate di gps e sensori e seguite lungo le loro rotte migratorie, per raccogliere dati su qualità, temperatura e salinità delle acque.
Il centro dunque raccoglie l’eredità e l’esperienza del “Turtle Point” di Bagnoli e diventerà il più grande epicentro di ricerche sulle tartarughe marine del Mediterraneo. All’interno opereranno una decina di ricercatori e vari tecnici. Infine, la struttura si avvarrà anche di una tecnologia interattiva multimediale per proporre momenti di approfondimento scientifico e svago a tutti gli ospiti e alle scolaresche.