Le donazioni di sangue sono sempre importanti, se domani o tra un mese chi abitualmente compie questo bel gesto di amore e solidarietà dovesse smettere di farlo e se nessuno, tra chi può donarlo, decidesse di cominciare, il nostro Paese vivrebbe una situazione drammatica.
Un concetto molto semplice da comprendere che può essere percepito con estrema facilità, ad esempio, pensando proprio al periodo estivo, quando le città si svuotano per le vacanze e l’attenzione, o, più precisamente, la presenza dei donatori scende, trascinando con sé qualcosa di molto simile a un’emergenza. A luglio, segnala Avis (Associazioni volontari italiani del sangue), si è già registrato un preoccupante calo rispetto a un continuo bisogno sia di sangue che di plasma e, in generale, di tutti quegli emocomponenti che possono salvare la vita di molte persone.
Proprio perché preoccupata dal calo delle donazioni di sangue dei mesi estivi, l’Avis ha lanciato l’iniziativa dell’alfabeto della solidarietà, già peraltro proposta in occasione del suo novantesimo compleanno.
Il presidente nazionale di Avis, Alberto Argentoni, ha spiegato: «Questa situazione è già stata evidenziata dal Centro Nazionale Sangue e da diverse Regioni che, anche in collaborazione con il volontariato del sangue, hanno realizzato specifiche campagne estive. Rinnoviamo la richiesta a tutte le nostre sedi – aggiunge Alberto Argentoni – a proseguire con efficacia nell’attività di programmazione delle donazioni e ai nostri donatori periodici di mettersi a disposizione delle nostre unità di raccolta o dei centri trasfusionali per compiere un gesto di solidarietà quanto mai importante».
Secondo il presidente nazionale Avis sarebbe «nostro preciso dovere anche in questo periodo dell’anno, di garantire l’autosufficienza di sangue ed emocomponenti in tutte le Regioni». Ora uno slogan, a rimarcare questi concetti, è presente in tutte le 3.400 sedi Avis: “Anche d’estate c’è bisogno di sangue”.