C’è un’Italia capace di grandi slanci di generosità ed è proprio a tutti coloro che ne sono protagonisti che l’Istituto Italiano della Donazione lancia il proprio appello a raccontare la parte migliore del Paese. Venerdì scorso, con il convegno “L’Italia che dona”, l’Istituto presieduto da Edoardo Patriarca ha dato il proprio via al percorso che sfocerà nel Giorno del Dono, in programma il prossimo 4 ottobre, e nella lunga serie di manifestazioni parallele che si terranno dal 26 settembre al 7 ottobre.
La giornata di discussione, promossa nell’Auditorium Assolombarda di Milano in collaborazione con la Fondazione Sodalitas, ha rappresentato dunque l’occasione sia di spiegare tutti i vari modi in cui partecipare al Dono Day 2016, sia per fare il punto della situazione sull’importante tema della donazione e della solidarietà, alla presenza di grandi protagonisti del mondo del Terzo settore (vedi l’intervista video).
A cominciare proprio dal presidente dell’IID Edoardo Patriarca, che ricordando come l’Italia sia il primo e unico Paese a legittimare e riconoscere con una legge (n. 110 del luglio 2015) l’importanza del dono, ha evidenziato le caratteristiche della seconda edizione della Giornata del Dono. «Per la prima volta, nelle due settimane del dono dal 26 settembre al 7 ottobre», ha commentato Patriarca, «si tenterà di mappare l’Italia che dona, attraverso un immaginario giro d’Italia, il giro dell’Italia che dona, che percorrendo il Paese da nord a sud ci regalerà il racconto di un’Italia diversa, inedita. Il Giorno del Dono diventa un’occasione per tutti di partecipare e contribuire: comuni, scuole, cittadini, associazioni, imprese. Tutti chiamati a raccontare l’Italia migliore, capace di grandi slanci di generosità».
A sottolineare l’importanza della donazione, anche alla luce della nuova Riforma del Terzo settore, è stato poi il sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Bobba, ricordando i numeri delle donazioni. In Italia infatti le donazioni superano i 12 miliardi di euro, di cui 7 miliardi provengono dai privati. Il sottosegretario ha poi specificato come gli italiani oggi si affidano quasi esclusivamente alle dazioni dirette e in contanti, senza usufruire dei benefici fiscali, già presenti ma ulteriormente accresciuti dall’ultima legge di stabilità. Stando ai dati del governo, infatti, ammonta a meno di un miliardo la somma relativa alle erogazioni al non profit che risultava al fisco in quanto portata in detrazione e deduzione dagli italiani nel 2013.
Protagonista del convegno “L’Italia che dona” anche la Fondazione Sodalitas, rappresentata dalla sua presidentessa Diana Bracco. «Adesso la sfida per tutti noi», ha commentato, «è fare del Giorno del Dono un evento in grado mobilitare in tutta Italia la generosità dei cittadini, delle imprese, delle istituzioni, sull’esempio di esperienze internazionali di successo come quella dei “Giving Tuesday».
La grande novità dell’edizione 2016 della Giornata del Dono, infatti, è proprio che l’evento non vuole essere appannaggio delle sole organizzazioni di Terzo settore, e per questo da quest’anno porte aperte alla collaborazione con le imprese e i cittadini, anche grazie alla collaborazione con il Banco Popolare e con la stessa Fondazione Sodalitas.
Il convegno è poi proseguito con due tavole rotonde moderate dalla giornalista Giovanna Rossiello, conduttrice di Tg1 fa la cosa giusta. Alla prima hanno preso parte Pietro Barbieri, portavoce Forum del Terzo Settore, Marco Demarie, della Compagnia di San Paolo e Dario Bolis, della Fondazione Cariplo. Il secondo momento di approfondimento, “Il Giorno del Dono: come partecipare e far crescere la fiducia dei cittadini”, ha visto invece gli interventi di Nicoletta Parisi, membro del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Stefano Tabò, presidente Csvnet, Adriano Coni, responsabile Segretariato Sociale Rai, Massimo Ciampa, segretario Generale Mediafriends. Anche in questo caso è stata ribadita l’importanza di una corretta comunicazione come elemento fondamentale per una necessaria rivoluzione culturale che metta al centro il dono.
«La donazione deve far parte del tessuto culturale del Paese, la comunicazione si deve mettere al servizio della cultura del dono, raccontando sistematicamente ciò che di buono è capace l’Italia», ha evidenziato Coni. «Il nostro impegno nei prossimi anni credo debba essere quello di lavorare ogni giorno per la diffusione di una cultura della donazione, per favorire una responsabilizzazione diretta dei cittadini nei confronti della donazione e non solo di denaro, ma anche di tempo e di idee».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ciampa secondo cui «lo storytelling diventa lo strumento più efficace per arrivare ai cittadini, e le settimane del dono possono contribuire al racconto dell’Italia capace di donare».
Ma dunque chi saranno i protagonisti della Giornata del Dono e quali le modalità di partecipazione?
A poter dare il proprio contributo al cosiddetto “1° giro dell’Italia che dona”, che farà tappa nelle diverse città italiane, potranno essere le scuole, i comuni, le associazioni e i cittadini. Chiunque, infatti, può candidare la propria iniziativa sulla piattaforma dedicata, www.giornodeldono.org. Gli eventi, consultabili sul sito, costituiranno le tappe del tour che si svolgerà dal 26 settembre al 7 ottobre.
A cominciare proprio dalle giovani generazioni, affinché il seme della solidarietà possa crescere sin dalla più tenera età. Agli studenti italiani, infatti, è dedicato il video contest “Donare, molto più di un semplice dare”, già lanciato nei mesi scorsi e al quale hanno già aderito circa 50 scuole presentando video visibili all’interno della piattaforma alla pagina “I video delle scuole in concorso”.
Quest’anno l’Istituto Italiano della Donazione invita poi alla partecipazione, in sinergia con l’Anci, anche i Comuni italiani che avranno la possibilità di aderire moralmente, attraverso un patrocinio o promuovendo direttamente eventi nelle due settimane dedicate al dono. Spazio poi alle imprese e ai cittadini che potranno candidare, come già specificato, la propria iniziativa sull’apposita piattaforma, al fine di promuovere la cultura della donazione.
Chiunque, infine, potrà partecipare aderendo alla campagna social #ilDonoXme. Sarà sufficiente scattare una foto che rappresenti la propria idea di dono e postarla con l’hashtag #ilDonoXme e con il tag a Istituto Italiano Donazione sui canali social. Per rendere ancora più creative le proprie foto è ora possibile richiedere il braccialetto ufficiale del Giorno del Dono. Tutte le foto saranno condivise sui canali Facebook, Twitter e Instagram dell’IID, nonché all’interno della pagina #ilDonoXme del sito.
Enti patrocinanti: Anci, MIUR, Forum Terzo Settore, Fondazione Sodalitas, Segretariato Sociale Rai, Cnv, CSVnet, ACRI, Città Metropolitana di Milano.
Media Partner: Tg1-Fa la cosa giusta, Avvenire, Felicità Pubblica, Redattore Sociale, Vita, Volontariato Oggi, Il Giornale della Protezione Civile, Skuola.net, Altreconomia.
Riportiamo di seguito uno dei video realizzati lo scorso anno dalle scuole. In particolare il contributo è stato prodotto dalla classe I B del Liceo Classico “Leopardi” di Recanati.