Giovanissima, con un passato difficile alle spalle e un futuro tutto da conquistare. E’ Bebe Vio, la grintosa e sempre sorridente atleta paraolimpica che nei giorni scorsi ha ottenuto un nuovo, ambito, riconoscimento: “Italiano dell’Anno 2016”.
La schermitrice, il cui fisico è stato fortemente compromesso da una meningite fulminante in giovane età e che è costretta a vivere con l’ausilio di protesi per le braccia e le gambe, rappresenta un inno alla vita che lei celebra ogni volta in cui ne abbia occasione, sia con le parole che con i fatti.
Come non ricordare il suo straordinario oro alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro 2016 o il selfie scattato con l’ormai ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama.
E’ dunque lei l’italiana dell’anno secondo il sondaggio promosso da www.italiani.coop (il nuovo strumento di ricerca e analisi curato dall’Ufficio Studi Coop) in collaborazione con Ansa e realizzato da Nomisma. Il risultato è frutto di 2200 interviste a un campione significativo di connazionali, realizzate tra il 30 novembre e l’8 dicembre 2016, con lo scopo di riflettere su chi nel corso dell’anno ha segnato con una sua azione la memoria degli italiani e ha rappresentato positivamente il nostro Paese.
Bebe Vio ha ottenuto il 12,9% dei consensi staccando di pochissimo l’astronauta Samantha Cristoforetti, ferma al 12,5%. A salire sul podio anche Alex Zanardi un altro atleta paralimpico con il 9,1%. I tre super italiani sono entrati in una rosa di 100 personaggi divisi in categorie (sport, cultura, tv, spettacolo, economia e imprese, scienza tecnologia e ambiente, etica e sociale).
Bebe Vio supera tutti perché le viene riconosciuta ‘forza’, ‘coraggio’ e la ‘capacità di superare le difficoltà’ e il fatto di esprimere risultati positivi (lo sostiene il 43%) unito all’essere un modello da seguire (26,6%) e all’aver raggiunto risultati inaspettati (19%) la posiziona sul podio più alto. Simili le motivazioni che sostengono la scelta di Zanardi anche per il parallelismo delle loro storie di vita, mentre Cristoforetti supera i suoi due compagni di podio perché rappresenta i nostri valori all’estero (secondo il 36,7%). Nella top ten spicca la parità di genere: cinque donne e cinque uomini.
Tra le prime, anche se molto distanziate quanto a gradimento dal terzetto sul podio, la giornalista Milena Gabanelli, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e la nuotatrice Tania Cagnotto. Gli altri nomi maschili tra i primi 10 classificati sono Mario Draghi (quinto), seguito dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo, reso noto dal film Fuocammare. Solo nono l’unico nome che emerge dalla classifica dello spettacolo ovvero Checco Zalone e decimo Claudio Ranieri l’allenatore del Leicester che per la prima volta sotto la sua guida ha vinto la Premier League dopo 132 anni di storia.
Osservando poi la classifica in base all’età degli intervistati la prima evidenza è che scegliamo come rappresentante dei valori italici più facilmente qualcuno che appartiene alla nostra generazione o all’iconografia dei nostri anni dello sviluppo.
Un esempio su tutti può essere la Cristoforetti che vince il podio nelle due classifiche dei 30-44enni e dei 45-54enni. Quanto al voto per area geografica è un testa a testa fra le due donne in cima alla classifica: Bebe Vio vince nel suo nativo Nord Est ma ancora di più è graditissima al Sud e nelle isole, al Nord Ovest e al Centro è preferita la Cristoforetti. Stando al voto femminile e maschile non si sfata il dogma per cui le donne preferiscono le donne e viceversa stando al voto maschile Zanardi sarebbe il primo della classifica.