La Camera ha dato il via libera definitivo alla legge che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ISPRA), testo approvato con 354 sì, nessun no e 15 astenuti, i deputati della Lega Nord.
Con questa legge si intende implementare le attività di monitoraggio riguardanti le condizioni ambientali, controllandone i fattori più determinanti, come l’inquinamento, cercando al contempo di migliorare le attività che si riferiscono agli interventi da effettuare. Dunque, sarà dato uno spazio maggiore all’informazione, alla divulgazione e a un più efficace coordinamento. Un’attenzione particolare sarà rivolta agli effetti sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di opere infrastrutturali, in modo tale da supportare le politiche di sostenibilità.
La nuova legge crea dunque lo spazio per una rete nazionale di laboratori accreditati, il cui compito basilare sarà la comunicazione, rivolta certamente alle istituzioni e agli operatori economici ma anche ai cittadini, il che equivale a generare una vera e propria informazione ambientale. Il testo di legge, inoltre, definisce l’attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto e nelle competenze degli altri enti previste dalla normativa in atto, oltre alle attività di supporto nell’individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale.
Attraverso una nota, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti spiega come il nuovo testo «renda finalmente uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo tecnico le attività di controllo sull’ambiente». Perché, continua, «attraverso un Sistema Nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a ISPRA, e con i cosiddetti Lepta, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell’attuale sistema, scandito da una diversità di approcci da Regione a Regione e da una grande frammentarietà che indebolisce di fatto la protezione dell’ambiente».
«Altre importanti novità introdotte dal provvedimento», nota Galletti, «sono il Sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati: si rafforzano dunque in maniera evidente la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli. Non dimentichiamo che riforma è anche una vera risposta di legalità, perché farà entrare in funzione con maggiore efficacia gli ecoreati. Il governo e il Parlamento hanno insomma affermato ancora una volta nei fatti la centralità dell’ambiente nella grande sfida di sviluppo dell’Italia».