I “nuovi italiani” sono più vecchi, più soli, più poveri, ma sono diventati anche più tecnologici, particolarmente attenti all’ambiente, alla salute e a uno stile alimentare più salutare. A rivelare i dati sui nuovi consumi e gli stili di vita degli italiani è il “Rapporto Coop 2016“ curato dall’Ufficio studi dell’Associazione nazionale cooperative di consumatori Ancc-Coop con la collaborazione di Ref, Nielsen, Iri, Gfk, Demos, Nomisma e Ufficio studi Mediobanca.
Dal rapporto si legge innanzitutto che dopo la resilienza alla crisi gli italiani attualmente sono tra i più innovativi e sperimentali d’Europa. Lo smartphone costituisce il vero compagno di vita, 15 milioni venduti soltanto nell’ultimo anno +16%, uno su 10 ha al polso un dispositivo indossabile, secondi soltanto agli americani. L’80% degli italiani vorrebbe rendere più connessa la propria abitazione.
Gli italiani sono poi contenti della sharing economy – il 5% di loro ne utilizza lee piattaforme -, ritengono l’ambiente un bene primario e ricercano la sostenibilità anche nel carrello della spesa. Inoltre, essi hanno anche un altro primato poiché sono tra i più magri d’Europa: mangiamo di meno, ma sempre più global. È possibile osservare che nel primo semestre 2016 il carrello etnico ha avuto un’impennata del +8%, i cibi sono sempre più light e si afferma lo stile alimentare più pulito. Da qui la riscoperta di ingredienti antichi e dei cosiddetti “superfood” come lo zenzero, la quinoa, la curcuma che oltre ad essere le parole più ricercate in rete, registrano fatturati in aumento, ossia +141 il giro d’affari dello zenzero anno su anno, +93% la curcuma.
Infine, gli italiani sono tentati dall'”altro cibo”, ossia integratori, beveroni e pillole: il mercato nel nostro Paese vale oltre 2,5 miliardi di euro, con una crescita annua media dei consumi del 7,7%, al punto da eccellere nel panorama europeo.