Domani 23 febbraio alle 9.30, presso l’Università degli Studi dell’Aquila, si terrà il convegno “Educare alla decrescita” tenuto da Serge Latouche, noto economista e filosofo francese nonché studioso di fama mondiale di antropologia economica.
Sostenitore del Movimento antiutilitarista nell’ambito delle Scienze sociali, è tra i maggiori sostenitori della “decrescita”, sostenendo che il capitalismo e il consumismo dell’Occidente abbiano «compromesso in modo irreversibile risorse naturali non rinnovabili».
Per questa ragione, sostiene Latouche, è necessario ripartire da una società in grado di liberarsi del consumismo e agire con maggiore autonomia scavalcando quelle che sono le regole imposte dalla globalizzazione finanziaria, deficitaria di regole etiche.
Concetti come il bene comune, il rispetto della natura, la scelta di forme di convivenza basate sulla ragionevolezza più che sulla razionalità, secondo il pensiero dello studioso, sono direttamente connessi con una scelta consapevole che punti alla decrescita.
In questo modo si procede verso una vita svincolata da paradigmi imposti cui l’uomo ha sempre dovuto sottostare e si sceglie una decrescita fatta di libertà, in cui l’uomo, padrone della propria vita, torni ad essere al centro del suo mondo.
«Il convegno», specifica una nota che annuncia l’evento, «riveste l’occasione per “gli addetti ai lavori” e la cittadinanza tutta di confrontarsi direttamente con un intellettuale di fama mondiale sul macro-tema della decrescita che la nostra condizione attuale, locale e globale, rende oltremodo urgente e necessario, consentendo di riflettere sulla possibilità di una visione alternativa, “divergente” a quella in cui viviamo».
L’incontro sarà presentato da Silvia Nanni, docente di Pedagogia dell’Inclusione e formazione degli adulti presso il Dipartimento di Scienze umane, con il supporto di Marco Antonio D’Arcangeli, docente di Pedagogia generale presso lo stesso Dipartimento, e coinvolgerà i relatori Massimo Fusillo, docente di Critica letteraria e delegato dell’Ateneo per le attività culturali, e Luigi Gaffuri, docente di Geografia e delegato dell’Ateneo per la Cooperazione internazionale.