Il mondo del Web, la Rete, le sue infinite potenzialità di comunicazione, conoscenza, relazioni e poi immediatamente il suo risvolto, la trappola, lo strumento dell’ignoranza oppure della violenza, dello stalking, delle persecuzioni, del cyber bullismo e delle storie che poi riempiono pagine di cronaca nera. Quando riguardano il mondo dei ragazzi è ancora più intollerabile, incomprensibile e qualcuno cade nell’errore di credere che loro, gli adolescenti, siano tutti uguali. Generalizzare è sempre un errore, il modo più efficace per correggerlo probabilmente è raccontare le storie di chi a essere inglobato dentro una generazione perduta non ci sta, si oppone al punto da reagire e mettere in piedi un progetto. Quello che vogliamo raccontarvi oggi si chiama Educationline 2.0, una pagina Facebook nata da un gruppo di ragazzi per aiutare a capire questo mondo sterminato che è la Rete, come proteggersi, dando consigli e delucidazioni non solo ai propri coetanei ma anche ai genitori, spesso impreparati a gestire il problema.
È infatti probabilmente la prima volta che, almeno in Italia, un gruppo di adolescenti, al di fuori del contesto scolastico sceglie di intraprendere un’iniziativa spontanea, segno che esiste una sensibilità comune e condivisa rispetto a un problema così grave. Educationline 2.0 è in fase embrionale ma promette molto bene soprattutto perché l’innovazione consiste in un linguaggio che si rivolge in maniera chiara e diretta a persone appartenenti tutte alla stessa generazione, quindi istintivamente genera fiducia, comprensione immediata, simpatia e coinvolgimento.
Da parte di Educationline 2.0 prima di tutto i consigli, non le regole, proposti magari da chi in certe trappole ci è già caduto, ha avuto il coraggio, la forza e la fortuna di venirne fuori scegliendo di mettere a disposizione quanto imparato e dandosi appuntamento proprio in Rete, con l’ambizione di poter arrivare a tutti i ragazzi italiani. E poi la possibilità di rivolgere domande, chiedere aiuto per sbarrare la strada a chi vorrebbe usare il Web come un’arma omicida, un’arma dalla quale è possibile difendersi – questo è il concetto principe – condividendo i problemi, cercando una soluzione insieme. E, soprattutto, ostacolare la solitudine che mette a tacere troppe vittime.
Di più: Educationline 2.0 ci piace in maniera particolare perché sembra aver capito qualcosa che forse troppo spesso passa inosservato, vale a dire l’incapacità da parte dei genitori di fronteggiare il problema. I ragazzi lo sanno, lo hanno compreso sulla loro pelle, e per questo motivo il loro prossimo obiettivo è quello di rivolgersi anche ai genitori, organizzando incontri e lezioni con esperti in grado di focalizzare l’attenzione proprio sul rapporto tra figli e Rete.
Il Web può essere la causa di una tragedia? Il Web deve essere allo stesso modo uno strumento per evitarla. Con buona pace di chi crede che i ragazzi d’oggi siano tutti uguali, loro rispondono con i fatti, si organizzano, creano, pensano, aiutano. E questa è la migliore risposta e sicuramente tra le più efficaci rispetto a un problema che va affrontato in maniera decisa, con la speranza di una partecipazione che ne consolidi la crescita costante e continua.