Dieci milioni di euro per far fronte agli interventi di prima emergenza e progetti per l’agricoltura in 5 Paesi africani: questo è il Piano Nazionale italiano presentato oggi al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per affrontare il fenomeno climatico El Niño.
Cinque gli Stati che beneficeranno di questo aiuto: Etiopia, Mozambico, Malawi, Swaziland e Zimbabwe, tutti territori sottoposti al dramma dell’aumento delle temperature del Pacifico in grado di influire sull’agricoltura e l’allevamento. L’economia di questi Paesi è fondamentalmente di tipo agricolo, ragion per cui inondazioni e siccità mettono costantemente a dura prova la sopravvivenza delle comunità locali, costrette a misurarsi con la diminuzione dei rapporti e il conseguente aumento del prezzo dei beni di prima necessità.
Un problema dalle proporzioni drammatiche e spesso non molto ben conosciute, che il vice ministro degli Esteri Mario Giro ha voluto porre all’ordine del giorno. I fondi provenienti dall’Italia saranno così ripartiti: 6 milioni di euro da stanziare in favore di progetti delle Organizzazioni non governative presenti sul posto; 4 milioni di euro per i programmi previsti dalle Nazioni Unite insieme a Fao e Wtp.
Sui criteri di scelta degli interventi si è pronunciato il direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo Giampaolo Cantini parlando di due fattori determinanti: «L’impatto del fenomeno climatico sulla zona con la presenza storica della Cooperazione italiana in Paesi come Mozambico ed Eritrea, e l’attenzione nei confronti dei minori, grazie alla collaborazione con l’Unicef». A questo proposito – continua Cantini – «Le attività che prevediamo di attuare sono rivolte non solo alla sicurezza alimentare ma sono anche di natura pedagogica, per esempio la realizzazione di orti scolastici».