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Elementari nel bosco, la realtà montessoriana dove imparare secondo natura

Aumenta il numero di scuole che scelgono di riadottare, per i propri piccoli alunni, il metodo Montessori che ha educato, in un passato abbastanza recente, moltissimi italiani. Metodo che peraltro è stato poi scelto come modello educativo in numerose scuole in svariate parti del mondo e continua ad essere recepito validissimo.

L’ultima realtà a cimentarsi nel ruolo di riscoperta dei principi e valori montessoriani è stata una scuola situata sulle colline di Fiesole, a Ontignano per l’esattezza, dove a settembre è nata Elementari nel bosco che accoglie bambini dai 5 ai 10 anni. Cos’ha di diverso questa scuola dalle altre? Oltre a imparare a leggere e a scrivere, a far di conto e tutto il resto, viene privilegiato l’aspetto più importante di quello che è il metodo montessoriano: imparare giocando. Soprattutto sotto la protezione di madre natura che chiede di essere osservata, rispettata, raccontata.

Nata per volontà di un gruppo di genitori che si sono avvalsi della collaborazione di Richard Dunne, direttore didattico della famosa Ashley Primary School di Londra, la scuola si fonda sul principio dell’unicità del bambino che, proprio per via di questa caratteristica, avrà dunque tempi di apprendimento diversi dagli altri compagni. Diversi, a scanso di equivoci, non significa migliori o peggiori ma legati a modalità di ricezione delle informazioni e di elaborazione dei contenuti soggettivi. Altro aspetto che differenzia Elementari nel bosco dalla didattica classica è il luogo in cui si svolgono le lezioni. Niente mura, piuttosto una casa colonica toscana (visto che siamo vicino Fiesole) dove troviamo materiali didattici adatti a ogni disciplina. Però la parte più bella della scuola si trova varcando la soglia della costruzione, dove dominano incontrastati 21 ettari di campagna che si srotolano davanti a perdita d’occhio e chiamano i bambini all’avventura, alla scoperta, alla meraviglia. Alberi e fiori di ogni genere, orti dai quali s’impara la pazienza e la tenacia del seme che diverrà piantina, piccoli corsi d’acqua come ruscelli e, ovviamente, gli animali che abitano la campagna.

La giornata degli studenti comincia infatti proprio con una passeggiata, necessaria a raggiungere la casa coloniale che si trova al centro del verde ma anche a salutare il nuovo giorno rispettando i ritmi della natura e lasciandosi coinvolgere dalla sua bellezza. Dalle 8.30 fino alle 16.00 i bambini sono impegnati ogni giorno in una serie di attività, esperienze di apprendimento che si tengono all’esterno o all’interno della scuola in base alla circostanza. L’aspetto interessante riguarda l’ora del pranzo: non ci sono cuochi stabili in mesa. A cucinare sono infatti i bambini, naturalmente aiutati dagli insegnanti.

Elementari nel bosco è una scuola che se al mattino, giustamente, impegna i ragazzi nello studio e nell’apprendimento, lascia loro poi al pomeriggio il tempo per dedicarsi ai loro interessi, favorendone la pratica. Che si tratti di lettura o gioco, oppure di lavori di gruppo o sport, gli studenti vengono incoraggiati a portare avanti le loro passioni. La giornata inizia nella maniera in cui finisce: alle 16 comincia la passeggiata nella natura per il ritorno verso casa.

L’approccio montessoriano piace e riscuote successo non solo per gli elementi integranti che spesso la classica scuola odierna non può garantire, ma anche per il valore con il quale vengono interpretati i risultati raggiunti dai bambini. Risultati che, nelle scuole montessoriane, vengono misurati su quanto si impara e non su quanto si insegna.

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Redazione