Il tema di oggi è la lotta agli sprechi alimentari. L’esperienza quella della Cuki e della sua vaschetta antisprechi Save Bag. Il pretesto per parlarne la Gara di Torte 2017 che ha avuto luogo domenica 29 gennaio a Torino presso la Sala 200 di Eataly Lingotto.
Ma iniziamo con ordine.
I dati sullo spreco alimentare sono tristemente noti. Ogni anno nel mondo vengono buttate via 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ancora buono. In Italiavengono prodotti 5,6 milioni di tonnellate di cibo in eccedenza, e una gran parte finisce tra i rifiuti. “Solo con gli sprechi italiani si potrebbero sfamare più di 44 milioni di persone, l’intera popolazione del Kenya per intenderci. Immaginate cosa si potrebbe fare a livello mondiale”. La FAO stima in 1.000 miliardi di euro la perdita economica annua legata allo spreco alimentare nel mondo, mentre secondo alcuni studi la quantità di CO2 equivalente è pari a 13 milioni di tonnellate l’anno.
In realtà la produzione mondiale di cibo potrebbe bastare a sfamare tutti gli abitanti della terra. Ma la sua distribuzione è del tutto iniqua: oltre un miliardo di persone soffre la fame, mentre le civiltà occidentali tendono ad ammalarsi a causa di un’alimentazione eccessiva: obesità, diabete, disabilità precoci.
Come ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione di Expo 2015 “la cultura dello scarto e del consumo illimitato non si concilia più con il futuro possibile, né con lo sviluppo economico. È questa la novità del nostro tempo. Uscire dalla crisi vuol dire saper innovare e cambiare rotta”.
Per fortuna il 14 settembre scorso è entrata in vigore la legge 166/2016, la cosiddetta Legge Gadda contro lo spreco alimentare. Finalmente ristoratori e negozianti possono donare le eccedenze alimentari senza troppe difficoltà, anzi con un piccolo bonus fiscale. Il meccanismo è semplice. L’associazione beneficiaria della donazione rilascia al donatore un documento di trasporto con il quantitativo esatto della merce ricevuta; così sarà possibile applicare una detrazione sul conteggio della tassa locale sui rifiuti.
Se questa è la premessa il prodotto di cui oggi vogliamo parlare è Save Bag. Come si legge nel sito Save bag “nasce da un’operazione didattica attivata da Cuki e Politecnico di Torino sul tema del recupero e valorizzazione degli avanzi alimentari.Oltre 200 studenti universitari del Corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva sono stati impegnati per tre mesi nell’indagine e sviluppo di prodotti per il confezionamento e trasporto degli avanzi alimentari nei locali adibiti al consumo del pasto. Delle oltre 50 proposte sviluppate, una è stata realizzata per essere distribuita ai ristoranti del territorio, con l’obiettivo di proporre uno strumento agile perché ognuno possa fare la propria parte nel recupero e minimizzazione degli avanzi”.
Save Bag, prodotto di punta della strategia Cuki Save the Food, serve per portare a casa il cibo che non si consuma al ristorante. Si evitano sprechi e si diffonde una nuova cultura del consumo responsabile.Naturalmente si determina anche un vantaggio per i clienti dei ristoranti che in questo modo proteggono il valore del cibo acquistato.
Per i ristoratori si tratta di “dimostrare la propria visione sostenibile”. “Chi sceglie Save Bag, infatti, contribuisce a diffondere una cultura differente, che fa della lotta allo spreco un valore e della bontà un privilegio da conservare con cura”.
In realtà l’impegno della Cukinella lotta allo spreco inizia alcuni anni fa in collaborazione con Banco Alimentare Onlus. Come molti ormai sanno la Fondazione Banco Alimentare inizia la sua esperienza nel 1989 e da allora, ininterrottamente, opera con l’industria alimentare, la grande distribuzione organizzata e la ristorazione collettiva per raccogliere le eccedenze alimentari da conferire a mense e organizzazioni caritatevoli.
“L’esperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di eccedenze alimentari danno vita a un’operazione solidale antispreco. Dal 2011, Cuki Save the Food sostiene Siticibo, il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva, donandoli ogni giorno a chi ne ha bisogno”.
Così Cuki Save the Food mette a disposizione migliaia di vaschette di alluminio personalizzate, che garantiscono ogni giorno la conservazione del cibo recuperato. Con i box termici Cuki il servizio è stato esteso a grandi realtà come supermercati e centri commerciali, preservando a lungo la freschezza dei cibi.
Tra le iniziative “responsabili” di Cukivanno segnalate ancheCukipedia, l’App per imparare a conservare al meglio ortaggi, legumi e frutta eil progetto editoriale “Delitto nel Frigo”, un fumetto per spiegare ai bambini “in maniera semplice e divertente le buone pratiche per conservare al meglio gli alimenti nel frigorifero, evitare gli sprechi e imparare a riciclare i materiali che possono avere lunga vita”.
La più recente collaborazione attivata da Cuki è quella con i ristoranti della catena di Oscar Farinetti. Infatti Eataly, da dicembre scorso,mette a disposizione dei propri clienti le vaschette Cuki Save Bag, per consentire di portare a casa gli avanzi e combattere in questo modo gli sprechi alimentari.
Infine, l’occasione che ci ha spinto ad approfondire le iniziative di responsabilità sociale della Cuki: la Gara di Torte 2017 che si è svolta il 29 gennaio presso la Sala 200 di Eataly Lingotto a Torino. Sono stati festeggiati i 10 anni di Eataly“ma l’anniversario ‘è doppio’ perché Cuki e Eataly celebrano cinque anni insieme, nei quali sono stati realizzati numerosi progetti orientati alla promozione della sicurezza alimentare. E alla lotta gli sprechi: da poco Eataly ha infatti adottato in tutti i suoi ristoranti in Italia la Save Bag, la prima vaschetta antispreco di Cuki. Il progetto (…) è un’ulteriore importante iniziativa che intende superare il muro dell’imbarazzo e diffondere l’abitudine di richiedere al ristoratore l’asporto a casa dei cibi non completamente consumati”.
“Una domenica di festa all’insegna dell’antispreco” che merita di essere ricordata.