C’è tempo fino al 3 gennaio per dare il proprio sostegno alla campagna di crowdfunding EX EX di Nosotras onlus.
L’iniziativa, lanciata sulla piattaforma Eppela, nasce per contrastare le mutilazioni genitali femminili in Africa e nel mondo. La raccolta fondi di 7mila euro servirà ad avviare iniziative di micro credito che impegnino, in nuove attività, le donne che hanno abbandonato la pratica mutilatoria. Queste donne, chiamate exciseuses (mutilatrici), potranno così dedicarsi all’allevamento, all’artigianato e a tutte le forme di lavoro che creino crescita all’interno della comunità e che permettano loro di vivere in modo dignitoso. Da qui il titolo del progetto EX EX.
«Abbiamo creato progetti che diano sostegno alle ex mutilatrici che scelgono di abbandonare il coltello per creare qualcosa di nuovo, attraverso la pratica del microcredito», spiegano le socie di Nosotras, associazione interculturale di donne, migranti e italiane, attiva in Italia dal 1998 e che finora ha salvato oltre 300 vite in Niger.
La mutilazione genitale femminile – definita nel 1995 dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) come “l’insieme di tutte le procedure che comportano la rimozione, parziale o totale, o altre lesioni, dei genitali femminili esterni, per motivi culturali o non terapeutici” e dichiarata illegale dall’Onu nel 2012 – è una piaga diffusa in 40 Paesi al mondo, di cui 28 africani e che colpisce circa 140 milioni di donne.
Nosostras, che rappresenta 40 Paesi con 140 socie, si occupa di mutilazioni genitali femminili dal 2004, sia in Italia, formando operatori socio sanitari in Toscana, Sardegna, Piemonte e Lazio, che in Africa, collaborando con lo IAC ( Inter African Comitee).