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Family Nation: una bella storia di equity crowdfunding

Una campagna di equity crowdfunding che semplicemente ha fatto “boom”. È quella di Family Nation (clicca qui) lanciata su Mamacrowd, la piattaforma leader in Italia del matching tra investitori e startup.

Le cifre parlano da sole: oltre 150.000 euro raccolti in una manciata di ore dal lancio, il 18 ottobre, e il 21 ottobre Family Nation aveva ottenuto già 570.000 euro. Possibile? Sì, se parliamo di un progetto chiaro e innovativo, e se i fondatori sono due coniugi caparbi, idealisti, con un trascorso lavorativo all’interno delle Nazioni Unite.

E pensare che l’obiettivo era quello di arrivare a 80.000 euro nell’arco di 60 giorni. I bravi e fortunati personaggi di questa storia sono Emilia Mugnai e Aidan Cox, una coppia 43enne, fiorentina lei e londinese lui. In passato lavoravano entrambi, come dicevamo, per le Nazioni Unite; Emilia si occupava di giustizia e diritti umani per lo United Nations Development Programe (UNDP), viaggiando tra Afghanistan, Bangkok e «coprendo tutta l’area del Pacifico insieme ad altri colleghi», mentre Aidan si trovava in Thailandia. Qui il matrimonio e poi i primi due figli, ma soprattutto la possibilità di entrare in contatto con centinaia e centinaia di genitori, confrontarsi, osservare, capire, immaginare, creare. Poi dopo il ritorno in Italia, nel 2010, e il colpo di genio: «In Italia ci siamo accorti che di e-commerce si parlava ancora poco. C’era spazio per un’idea innovativa e ricercata». Ed è così che nasce Family Nation, nel 2011. «Abbiamo conosciuto i ragazzi dell’incubatore Nana Bianca – anche loro hanno iniziato in quel periodo – e siamo stati selezionati per il programma di accelerazione». Ora, dopo sei anni dalla creazione di questa startup, essa non può più certamente definirsi tale, con una squadra collaudata di 7 donne (evviva), e con il grande obiettivo di entrare anche nel mercato cinese.

I dati forniti da Family Nation indicano un fatturato in crescita del 120% – che equivale a circa 2 milioni di euro – e le previsioni di ricavi parlano di oltre 4,5 milioni di euro nel 2018 e 12 milioni nel 2020. La società è distributore in esclusiva per 450 punti vendita, ha 95.000 visitatori unici al mese e ben 23.000 clienti che comprano prodotti per bambini e mamme da 47 Paesi diversi. Ed ora ecco l’intenzione di entrare nel mercato cinese e proporre ai consumatori prodotti ecologici per bambini, grazie soprattutto al grande successo ottenuto con la campagna di equity crowdfunding.

Alessandro Sordi, co-founder Nana Bianca, ha riassunto nella maniera probabilmente più efficace il senso di tutta questa storia: «Family Nation è una delle prime startup accelerate da Nana Bianca che si è sempre caratterizzata per il modello di business assolutamente innovativo. Con la tecnologia che Emilia e Aidan hanno messo in piedi, Family Nation è sicuramente uno dei prodotti in cui oggi in Italia vale la pena investire».

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Redazione