Attualità

Felicità è…Felicità Pubblica

Per la Giornata internazionale della felicità non potevamo non spiegarvi, in poche righe, perché abbiamo chiamato il nostro portale Felicità Pubblica.

Innanzitutto non è stato facile scegliere il nome di un dominio per trattare argomenti come l’economia civile, il Terzo settore e la responsabilità sociale, anche se avevamo idee chiare sulla mission e sulle tematiche da trattare. Ma come trovare qualcosa di semplice, immediato, che si ricordasse facilmente?

Le vie del sociale…Le vie della felicità…Felicità sociale…Felicità Pubblica.

Certo, Felicità Pubblica!

Ma perché? Perché parlando di felicità raccontiamo belle esperienze, perché le nostre notizie danno colore e sapore alla realtà che ci circonda, perché cerchiamo di offrire emozioni, cerchiamo di dare voce alle sensazioni positive di ognuno e cerchiamo di offrire momenti di benessere.

E perché Pubblica? Perché ci rivolgiamo a tutti e non al singolo, dal mondo profit al no profit, alle associazioni, alle fondazioni, ai volontari, ai giovani e agli anziani, ai disabili, agli immigrati. E Pubblica perché nasce dal bisogno di stimolare la condivisione e il senso di appartenenza a una realtà di cui ciascuno è parte integrante. Pubblica perché nasce dalla ricerca del bene comune e perché non si può scindere la felicità individuale da quella pubblica.

C’è una frase di Roberto Scarpa nel libro “Il coraggio di un sogno italiano” (Scienza Express edizioni) che ci piace richiamare: «Quando siamo felici, seminiamo anonimi doni nel mondo, che restano sconosciuti anche a noi stessi o, se rivelati, sorprendono il benefattore più di chiunque altro».

Noi non abbiamo l’ambizione di seminare doni nel mondo ma, nel nostro piccolo, speriamo comunque di seminare almeno un po’ di felicità pubblica.

La redazione

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Redazione