Le partnership sono relazioni di collaborazione tra soggetti diversi per conseguire una medesima finalità. Per realizzare operazioni dotate di senso abbiamo bisogno fermarci a riflettere, di prenderci il tempo necessario per dare un senso alle cose e compiere le scelte giuste. Soprattutto quando abbiamo a che fare con la complessità c’è bisogno di tempo, di mettere da parte la fretta e aspettare un attimo, prima di intraprendere un nuovo percorso.
Per questo oggi suggeriamo di dedicare qualche minuto al Festival della Lentezza che si terrà da venerdì 17 a domenica 19 giugno nella splendida cornice della Reggia di Colorno (PR). Può sembrare strano ma l’iniziativa è organizzata dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, quella “rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini”. Un’associazione, quindi, che utilizza le partnership per dare gambe ai propri progetti.
Di seguito vi proponiamo qualche riga di presentazione del Festival tratta dal portale dove troverete le informazioni dettagliate del programma e due brevi video che, meglio di molte descrizioni, raccontano il senso più autentico dell’iniziativa.
Edizione 2016
L’idea poetica
Scrive Stefano Benni ne “Le beatrici”: “Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi”.
Le donne aspettano. Si fermano. E poi corrono. Hanno l’animo lento delle passioni che coltivano goccia a goccia. E il corpo veloce, di chi risponde a mille incombenze quotidiane. Sanno fare di conto, e volare alto fino a lambire la troposfera dei sogni, l’orizzonte dei desideri.
Corrono, a volte costrette. Si mettono al riparo dei sentimenti, quando necessario. A volte resistono, le donne. Altre soccombono, schiacciate da un tempo maschile superficiale e violento.
Quest’anno, questa seconda edizione, appoggiamo lo sguardo a questa fetta di mondo. Perché alle donne è chiesto uno sforzo doppio, rispetto al già complesso rapporto con il nostro tempo. Costrette a rincorrerlo continuamente, pur essendo di animo lento, istintivamente. Nella cura materna. Nel sentire. Nello stare nello spazio in cui si muovono, ogni giorno.
Musica, immagini, parole. Contaminazioni. Per giungere infine, con un po’ di fortuna, dove dovremmo stare tutti quanti, insieme. Dentro di noi.
Il programma 2016
Il segreto per cambiare il mondo è racchiuso nella donna. Dal suo rapporto con il tempo, dalla gestione delle emozioni e dei sentimenti. Di qui parte la costruzione di un cambiamento possibile, desiderabile. Nei tre giorni del Festival ci occuperemo dell’universo femminile, che li contiene in fondo tutti.
Il contesto
Il Festival si svolgerà nella splendida cornice della Reggia e del centro storico di Colorno (PR), comune socio fondatore dell’Associazione Comuni Virtuosi.
Presentazioni di libri, incontri, laboratori animati per bambini e famiglie, concerti, artisti di strada, mercatini e spazi espositivi. Dibattiti tra addetti ai lavori e stimoli alla politica nazionale. Animeremo per tre giorni la “piccola Versalilles” emiliana portando a Colorno decine di esperienze virtuose da tutte le parti d’Italia, che si confronteranno sulle buone pratiche locali in un territorio rodato nella sperimentazione attiva di azioni lente e sostenibili.
Gli spazi
Le iniziative si svilupperanno lungo il centro storico del paese: i cortili interni della Reggia, la biblioteca comunale, il parterre del Giardino, l’Aranciaia.
La “scusa”
Il festival dedicato alla lentezza si inserisce nella quinta edizione della Festa nazionale dei Comuni Virtuosi. Oltre beneficiare della collaborazione con il Comune di Colorno, gode del patrocinio della Provincia di Parma, di Slow Food, di Banca Popolare Etica e dei Borghi Autentici d’Italia.