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Festival della Lentezza: una raccolta fondi per sostenere l’iniziativa

C’è tempo fino al 10 aprile per partecipare alla raccolta fondi lanciata sulla piattaforma di crowdfunding Eppela dagli organizzatori del Festival della Lentezza, la tre giorni in programma dal 17 al 19 giugno 2016 nella Reggia Ducale di Colorno (PR).

Promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi, il festival gode del patrocinio e della collaborazione di Slow Food, Borghi Autentici d’Italia, Banca Popolare Etica e Comune di Colorno.

Giunto alla sua seconda edizione, il Festival della lentezza prevede incontri, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, concerti, laboratori creativi, mostre, letture animate, attività ricreative per bambini e famiglie, street food, e molto altro ancora.

L’attenzione per questa edizione 2016 sarà focalizzata in particolare sulle donne, come spiegano i promotori: «Quest’anno, questa seconda edizione, appoggiamo lo sguardo a questa fetta di mondo», si legge sulla pagina dedicata alla raccolta fondi. «Perché alle donne è chiesto uno sforzo doppio, rispetto al già complesso rapporto con il nostro tempo. Costrette a rincorrerlo continuamente, pur essendo di animo lento, istintivamente. Nella cura materna. Nel sentire. Nello stare nello spazio in cui si muovono, ogni giorno».

Tra gli attesi ospiti della kermesse culturale anche lo scrittore Stefano Benni che, ne “Le beatrici”, riassume bene lo spirito dell’iniziativa: “Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi”.

Sulla pagina dedicata alla campagna di crowdfunding è evidenziato anche il motivo della raccolti fondi. «Quest’anno abbiamo deciso di eliminare tutti i biglietti di ingresso», spiegano gli organizzatori, «consentendo un accesso libero al Festival (anche per gli spettacoli e i concerti serali). Insomma, non si viene al festival per consumare/acquistare un prodotto, ma per vivere insieme un’esperienza unica nel suo genere. Il Festival, quindi, vive dell’azionariato popolare che sarà in grado di attirare su di sé. Ecco perché ci serve anche il tuo contributo. Non vi racconteremo una bugia: questo è un Festival dipendente, dipende da tutti noi!».

La campagna, che sarà online fino al 10 aprile, ha già consentito di raccogliere oltre 4.000 euro dei 5.000 necessari

Clicca qui per prendere visione del programma completo dell’evento.

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Redazione