“Un mondo migliore è possibile e necessario”. E’ questo il messaggio lanciato ieri dal regista inglese Ken Loach, insignito all’età di 80 anni della palma d’oro del Festival del Cinema di Cannes per il suo ultimo lavoro “I, Daniel Black”.
Loach, che a distanza di 10 anni dallo stesso prestigioso riconoscimento assegnatogli per “Il vento che accarezza l’erba”, ha conquistato la giuria della 69esima edizione del Festival francese, presieduta da George Miller, con un film che mette al centro la solidarietà contro il neoliberismo attuale.
«Il mondo in cui viviamo», ha sottolineato il regista durante la manifestazione di ieri sulla Croisette, «si trova in una grave situazione, le idee che chiamiamo neoliberiste rischiano di portarci alla catastrofe, ovunque. Ma la disperazione è pericolosa, voglio dare un messaggio di speranza: un mondo migliore è possibile e necessario».
Il film narra la storia di un carpentiere vedovo e costretto al riposo forzato per via di un infarto, Daniel Black appunto, e di una giovane mamma single e disoccupata, entrambi costretti ai margini della società per via di una burocrazia, quella inglese, che esclude gli ultimi.
Ken Loach, dopo aver ricevuto la palma d’oro dall’attore Mel Gibson, davanti alla standing ovation del pubblico del Gran Theatre Lumière, ha poi ricordato le tante persone in difficoltà incontrate durante il suo percorso preparatorio al film.
«Da questo palco voglio ricordare le tante persone che abbiamo incontrato durante le riprese nelle banche alimentari che sfamano la gente del mio Paese, il quinto più ricco del mondo», ha evidenziato Loach rivolgendo poi un appello alla sua troupe e a tutto il mondo cinematografico: « Restate forti, perché il festival è importante per il futuro del cinema. Ricevere questo premio in questa situazione storica è molto importante. Non dobbiamo dimenticare le storie dei personaggi che hanno ispirato il film. Ci troviamo in un mondo pericoloso dove il neoliberismo rischia di ridurre in miseria migliaia di persone. Il cinema è portatore di tante tradizioni, e fra questa c’è la protesta del popolo contro i potenti».
Di seguito tutti i premi del Festival di Cannes:
Miglior attore: Shahab Hosseini per Le Client di Asghar Farhadi.
Miglior attrice: Jaclyn Jose per Ma’ Rosa di Brillante Mendoza.
Miglior sceneggiatura: Ashgar Farhadi per Le Client.
Miglior regista: ex aequo a Olivier Assayas per Personal Shopper e Cristian Mungiu per Bacalaureat.
Grand Prix della giuria del Festival di Cannes: Xavier Dolan per Juste la fin du monde.
Camera d’Or per la migliore opera prima: Divines di Houda Benyamina
Palma d’oro del cortometraggio: TimeCode di Juanjo Giménez