Una ricerca che ha tanto di italiano apre a nuove speranze per il trattamento della fibrosi cistica, uno studio che ha mostrato come un peptide – la Timosina – sia in grado di “riparare” il sistema immunitario e ridurre le frequenti infiammazioni a cui vanno solitamente incontro le persone che soffrono di questa gravissima patologia.
La fibrosi cistica è una malattia cronica e altamente invalidante che colpisce tutto l’organismo ma in modo particolare i polmoni e il sistema digestivo. È causata dalle mutazioni del gene Ctfr (cystic fibrosis transmembrane conductance regulator) che compromettono l’attività del canale del cloro, con frequenti infiammazioni e infezioni polmonari. Questo significa che chi soffre di fibrosi cistica è costretto ad assumere una dose massiccia di farmaci per combattere i processi infiammatori e convivere quotidianamente con un sistema immunitario fortemente compromesso.
Di qui l’enorme interesse di fronte alla scoperta condotta da Luigina Romani dell’Università di Perugia e da Enrico Garaci dell’Università San Raffaele Roma, i cui risultati sono pubblicati su “Nature Medicine”.
Lo studio ha evidenziato come la Timosina α1 sia capace di influire positivamente sulla riparazione del sistema immunitario e, al contempo, ridimensionare i processi infiammatori polmonari tanto frequenti nei pazienti con fibrosi cistica. Luigi Maiuri dell’Università degli Studi di Novara e Mauro Pessia dell’Università degli Studi di Perugia hanno affermato: «Abbiamo dimostrato l’efficacia di azione di questa molecola su cellule prelevate da alcuni pazienti con risultati sorprendenti», e un altro membro della squadra di ricerca che da tempo studia la Timosina, Allan Goldstein della George Washington University, ha spiegato come grazie a questo studio si possa cominciare a pensare alla Timosina come a un potenziale singolo agente da considerarsi efficace nella terapia della fibrosi cistica.
Si tratta di un risultato eccellente secondo il parere del mondo scientifico, che rappresenta un punto di partenza importante per approdare a nuovi e interessanti progressi.