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Finalmente ci siamo, entra in vigore l’Accordo di Parigi

Da oggi, 4 novembre, entra ufficialmente in vigore il primo accordo mondiale della storia contro il riscaldamento climatico, l’Accordo di Parigi che rappresenta un impegno congiunto tra le nazioni per mantenere le temperature medie globali al di sotto della soglia dei 2° centigradi per arrivare, gradualmente, quanto più vicino possibile all’obiettivo di 1,5° centigradi.

A ratificare l’Accordo 94 Paesi, tra cui, oltre l’Europa, figurano presenze importanti quali Stati Uniti, Cina e India che sono poi a ben vedere i soggetti che inquinano di più, essendo la loro produzione industriale più elevata. Per questa ragione si tratta fondamentalmente di un accordo storico, che può contare sull’impegno di Stati dai quali ci si aspetta un contributo importante.

Se è vero che da un lato servirà del tempo per dare all’Accordo piena attuazione, è altrettanto vero che, per quanto “obbligata”, la decisione è stata presa e da oggi in poi è lecito attendersi politiche concrete per la riduzione delle emissioni. E a partire proprio da lunedì prossimo, quando a Marrakech inizierà la Conferenza Onu sul clima dalla quale dovrebbero emergere i primi provvedimenti. In vista di tale Conferenza, che si terrà dal 7 al 18 novembre, il Wwf ha elaborato uno studio sulle politiche e le misure da intraprendere per dare maggiore impulso alla transazione energetica e abbandonare quanto prima l’utilizzo del carbone nel settore elettrico.

Attraverso una nota, comunica infatti l’Associazione ambientalista: «Il carbone è il combustibile a maggiore emissione di CO2 nella generazione di energia elettrica. Per ogni kWh di energia generata a carbone l’emissione di CO2 è pari a 870 grammi contro i 370 grammi del gas naturale e le zero emissioni delle fonti rinnovabili. È evidente che l’utilizzo del carbone non è compatibile con gli obiettivi ambientali per contenere il cambiamento climatico ed è quindi necessario predisporre una via d’uscita dall’utilizzo di questo combustibile fossile che favorisca un’equa transizione dei nostri mercati energetici».

Proprio in vista della giornata di oggi, la Unfccc  e la Coalizione Clima hanno lanciato un appello per incoraggiare un’ampia adesione attraverso i social network e permettere così a tutti di partecipare a questo evento mondiale. Così sarà possibile interagire, attraverso l’hashtag #ParisAgreement, pubblicando un articolo o un semplice messaggio, l’estratto di un blog, immagini e tutto quanto abbia a che fare con il sostegno degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per rafforzare il supporto, sarà possibile aggiungere anche i seguenti hashtag: #GlobalGoals, #COP22 e #ClimateAction.

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Redazione