Firenze ‘un s’accontenta

Firenze l’è piccina
e vista da i’ Piazzale
la pare una bambina
vestita a carnevale…

…Firenze ‘un s’accontenta
e se gli chiudano i giardini…
la batte i piedi in terra
come fanno i bambini…

Tenera e ironica al tempo stesso, la canzone firmata dal regista toscano Leonardo Pieraccioni descrive Firenze. Nel suo essere così piccina, rimane sempre una delle città più belle del mondo.

Per rimanere così bella e utile per la comunità, il Comune di Firenze ha lanciato un bando pubblico per la realizzazione di iniziative di utilità sociale coerenti con le linee programmatiche dell’amministrazione, attraverso il crowdfunding. È una formula spontanea diversa dal circuito ordinario di ‘imposizione fiscale e spesa pubblica’ che interviene su base volontaristica. Proprio come evoca la canzone: se chiudono i giardini, Firenze non si accontenta e tutti si adoperano!

Cittadini e imprese contribuiscono al rifacimento di una piazza, di un giardino di un campo sportivo, di una scuola, di un museo o al restauro di un monumento. Il tutto in un’area pubblica. Ma anche al finanziamento di iniziative quali concerti, mostre, progetti culturali. Non si impone nulla, ma il Comune decide assieme ai cittadini cosa proporre di realizzare e costruisce la piattaforma per raccogliere i fondi.

L’obiettivo del bando è quello di affidare a un soggetto specializzato il compito di raccogliere, attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica, donazioni in denaro da parte dei cittadini per realizzare progetti specifici che lo stesso soggetto dovrà pubblicizzare sulla propria piattaforma con un’adeguata presentazione grafica.

Il corrispettivo per il soggetto selezionato è rappresentato da una quota fissa di 20 mila euro soggetti a ribasso d’asta e da una quota variabile pari a una percentuale sulla donazioni ricevute fino a un massimo del 4%, anche questa soggetta a ribasso d’asta, a meno che le donazioni non debbano essere restituite ai cittadini nel caso in cui il modello di finanziamento prescelto sia quello “all or nothing at all”.

La durata del servizio è di un anno ma l’amministrazione si riserva di rinnovarlo per altri due anni. Il soggetto selezionato dovrà presentare sulla piattaforma almeno 15 progetti, di cui 12 di iniziativa esclusiva dell’amministrazione e tre elaborati sulla base di proposte e suggerimenti sollecitati sulla piattaforma direttamente dai cittadini secondo sistemi di ‘community engagement’.

L’ammontare delle donazioni sarà rendicontato in tempo reale sulla piattaforma. Il gestore si impegna a lanciare l’iniziativa attraverso la piattaforma e a diffonderla a un pubblico il più possibile allargato, anche con iniziative pubbliche di promozione della cultura del crowdfunding.

Sulla piattaforma saranno anche pubblicizzati gli eventuali benefici tributari per le erogazioni liberali. Il bando è aperto fino al 21 marzo 2016 ed è consultabile online sulla homepage della rete civica.

In effetti, la modalità impiegata dal Comune, il crowdfunding civico, consente di collaborare con gli enti pubblici, le associazioni di cittadini e le organizzazioni no profit con l’obiettivo di finanziare progetti di ogni tipo legati all’ambiente e al territorio, all’arte e alla cultura e a tutto ciò che è innovativo e pubblicamente utile in ottica di Smart City o comunque di comunità intelligente che vive in un luogo intelligente, dinamico e partecipato.

Il crowdfunding nella Pubblica Amministrazione non è che un tassello di un più ampio piano di community management, in cui la “raccolta soldi” può essere strategicamente usata come uno strumento per la creazione e il rafforzamento di comunità.

Il crowdfunding civico, infatti, aiuta la PA a migliorare la trasparenza e l’interazione, assicurando la profilazione del cittadino attivo, degli attori del territorio e delle loro motivazioni e offrendo una piattaforma di partecipazione pro-attiva fino a facilitare una vera e propria revisione dei processi di design dei servizi. Da questa prospettiva il fenomeno del crowdfunding civico va visto all’interno di un processo più ampio di empowerment dei cittadini.  (www.forumpa.it)

Published by
Barbara Scutti