A Follonica un’ex fonderia per la lavorazione del ferro e della ghisa è diventata un nuovo centro d’arte contemporanea grazie a un progetto di recupero di archeologia industriale.
Il progetto, che si chiama Fonderia 1, è volto al riutilizzo e alla rivalorizzazione di uno stabile che era in stato di abbandono. Si tratta di un grande esempio di riqualificazione architettonica e urbana di un’area trascurata ormai da decenni.
«Prima del restauro», racconta Beatrice Gentili, capo progetto e direttore dei lavori, «lo stabile si presentava quasi come una chiesa romanica privata del suo tetto, ‘una limpida scatola prospettica’ fatta di mura possenti ma oramai fortemente degradate, che hanno richiesto una lunga indagine sulle più appropriate metodologie di restauro».
I lavori, iniziati nel 2009 e terminati quest’anno, hanno interessato una superficie di circa 2400 metri quadri, per un costo totale di quattro milioni di euro finanziati per il 60% dalla Regione Toscana e il restante dal bilancio comunale. Non rimane che andare a visitare il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea.