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Fondo integrativo per i Comuni montani – Bando 2017 per sostegno attività commerciali

Scadenza: 4 settembre 2017.

Reintrodotto – dopo troppi anni di azzeramento – dalla Legge di Stabilità 2013, finalmente online il Bando nazionale (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 128 del 5 giugno 2017) per finanziamenti di iniziative a sostegno delle attività commerciali nei comuni montani voluto fortemente dal ministro per gli affari regionali Enrico Costa, in stretto accordo con Uncem e il suo presidente Enrico Borghi, firmatario degli emendamenti per la reintroduzione del Fondo nazionale per la montagna – Annualità 2014/2017.
Promosso per contrastare il problema della desertificazione commerciale dei piccoli Comuni totalmente montani, il fondo è dotato di un importo complessivo di circa 20 milioni di euro e non prevede quote regionali ma una ripartizione di massima che lascia spazio allo scorrimento di graduatorie tra regioni nel caso di progetti non approvati.
Il ministro Costa, in una recente dichiarazione, ha sottolineato che: «Si tratta di un intervento molto concreto che produrrà effetti tangibili sulla quotidianità delle persone, garantendo servizi sia tradizionali che innovativi ai cittadini. Confidiamo che l’importanza della misura possa contribuire a invertire la tendenza allo spopolamento di vaste zone delle nostre montagne».
Mentre in un’altra occasione il presidente dell’Uncem Borghi ha evidenziato che:«E’ importante il coinvolgimento dei Comuni e delle Unioni montane. Garantire servizi e opportunità di crescita socio-economica è indispensabile. Bene ha fatto il Parlamento a garantire il rifinanziamento e la pluriennalità del fondo, che troverà ulteriore ossigeno grazie alla legge sui piccoli Comuni e le aree montane che presto verrà varata dal Senato».

SCHEDA
OBIETTIVI

Finanziamento di iniziative a sostegno delle attività commerciali nei comuni totalmente montani in cui queste non siano presenti o siano carenti atttraverso il Fondo nazionale integrativo – annualità 2014/2015/2016/2017.

DEESTINATARI Comuni totalmente montani (ad esclusione di quelli delle province autonome di Trento e Bolzano) o l‘ente rappresentativo dell’aggregazione di  comuni montani o capofila. Ciascun comune può presentare una sola domanda di finanziamento singolarmente o in aggregazione con altri comuni montani.
Sottolineiamo che i singoli comuni possono essere destinatari di finanziamenti di valenza annuale, ciascuno dell’importo di euro 25.000,00. Ai finanziamenti di valenza pluriennale, ciascuno di euro 100.000,00, possono accedere aggregazioni di almeno tre comuni totalmente montani.
INIZIATIVE FINANZIABILI Il finanziamento concesso deve essere utilizzato negli ambiti sotto elencati che i comuni potranno destinare tutto o parte di esso, previo  avviso  pubblico, a imprese. In tal caso, sono finanziabili i seguenti ambiri (v. tab. bando pag.3):
  1. incentivazione agli esercizi commerciali per  l’avvio,  il mantenimento o l’ampliamento dell’offerta commerciale anche in forma di multiservizi (arredamento, siti di e-commerce, ecc.);
  2. servizi di consegna su ordinazione delle merci a domicilio;
  3. servizi di trasporto per rispondere alle esigenze della popolazione locale con particolare riferimento a quella residente nelle frazioni per il raggiungimento delle sedi dei mercati nell’ambito dei territori montani.
    Con riferimento ai servizi previsti agli ambiti 2 e 3, i comuni possono provvedere direttamente all’acquisto dei veicoli, incentivando il connesso servizio. Inoltre il finanziamento concesso dal comune all’impresa è a fondo perduto.

Nello specifico, le imprese destinatarie dei finanziamenti devono essere Piccole imprese (D.M.18 aprile 2005) e che il finanziamento alle stesse deve, in ogni caso, rispettare i limiti previsti dal Regolamento UE n.1407 del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sugli aiuti de minimis e dal Regolamento UE n. 651 del 17 giugno 2014 per gli aiuti alle piccole e medie imprese . Il beneficiario finale deve ottemperare a quanto previsto nei summenzionati regolamenti.

RISORSE DISPONIBILI

Lo stanziamento complessivo disponibile risulta pari a euro 19.053.587,00 come di seguito distribuito:
1.
Annualità 2014 e 2015: euro 5.000.000,00 ciascuno,
2. Annualità 2016: euro 4.728.870,00
3. Annualità 2017:eu
ro 4.324.717,00.
Quindi, a ciascun territorio regionale, ad esclusione di quello delle provincie autonome di Trento e Bolzano, è attribuita una somma pari a euro 300.000,00 destinata alle quote di finanziamento di valenza pluriennale. L’importo complessivo destinato a coprire tali quote ammonta a euro 5.700.000,00. Le quote di finanziamento di valenza annuale sono attribuite a ciascun territorio regionale sulla base dei coefficienti individuati dall’Istat (v. ripartizione tab. bando pag. 6).
Si precisa che i comuni sono stati ordinati in base alla numerosità degli esercizi commerciali, secondo le risultanze dell’ISTAT, con riferimento alla classificazione Ateco commercio.
Importante:finanziamenti di valenza annuale devono essere spesi entro due anni dal ricevimento; quelli di valenza pluriennale devono essere spesi, dalle aggregazioni di comuni, entro quattro anni dalla data di erogazione.
I tempi decorrono dalla data in cui il finanziamento entra effettivamente nella disponibilità dei comuni istanti o dell’ente aggregatore.

PROCEDURE

La domanda di finanziamento, sottoscritta dal rappresentante legale del singolo comune, o dell’eventuale ente rappresentativo, o capofila nel caso di aggregazione tra comuni, deve pervenire entro e non oltre il termine di 90 gg. dalla pubblicazione del bando (5 giugno 2017) e più precisamente il 4 settembre 2017, agli uffici regionali di competenza indicati nell’Allegato 2 al bando, a mezzo posta elettronica certificata PEC.
Successivamente i progetti inviati saranno sottoposti a valutazione da parte della Regione competente per territorio che provvederà ad esaminare unicamente le richieste proveninenti dai comuni appartenenti alla 1^ classe (quelli che non hanno alcun esercizio commerciale). In caso di non impiego delle risorse, si provvederà ad esaminare le classi successive. La valutazione va effettuata sulla base di specifici criteri indicati dal bando e successivamente presentata al Capo del Dipartimento per gli affari generali che, con proprio provvedimento, farà pubblicare le graduatorie finali con relative quote di finanziamento. Qualora il Fondo non fosse esaurito, lo stesso Dipartimento emetterà un altro bando per le quote residue per l’attuazione di progetti nell’ambito della promozione del turismo, del settore primario, delle attività artigianali tradizionali e del commercio dei prodotti di prima necessità.

INFO Comunicazioni o richieste di chiarimento, possono essere indirizzate all’Ufficio I – Ufficio per le politiche urbane e della montagna, la modernizzazione istituzionale e l’attività internazionale delle autonomie regionali e locali – tramite la casella di posta del Dipartimento affari regionali e autonomie: affariregionali@pec.governo.it

 

Published by
Maria Pia Rana