Se lo chiedono in molti e la risposta supera di gran lunga le aspettative: ecco dove vanno a finire le monete della Fontana di Trevi
Iconica, affascinante e magica: la Fontana di Trevi è un monumento storico che attira milioni di visitatori da tutto il mondo e che da sempre “fa da catalizzatore” dei sogni di ognuno. Si, perchè com’è noto la leggenda vuole che bisogna gettare una monetina nella sua vasca, tassativamente di spalle, ed esprimere un desiderio, che sarà esaudito. Compresa la garanzia di un ritorno a Roma.
La storia è affascinante e anche molto suggestiva, che però si scontra con una realtà meno sognante e più pragmatica. La fontana di Trevi non è un pozzo senza fondo: tutte quelle monetine, saltuariamente devono essere raccolte, a maggior ragione che il rito va avanti da tantissimi anni (pare tra l’Otto e il Novecento, attribuito all’archeologo tedesco Wolfgang Helbig).
La domanda lecita che molti si pongono è: una volta raccolte, tutte quelle monetine, dove vanno a finire? Chi ne usufruisce? Ma soprattutto, a quanto ammonta il totale?
Tantissimi soldi per aiutare i cittadini in difficoltà
La cifra potrebbe sembrare incredibile, perchè il flusso di denaro che ogni anno affluisce nella fontana ammonta a circa 1,5 milioni di euro. Ogni giorno, infatti, vengono gettati circa 3.000 euro, una somma che cresce nelle stagioni di picco turistico, come in estate o durante le festività natalizie. Ebbene, questo denaro non finisce nelle tasche del comune né in quelle di altri entusiasti proprietari: una parte rilevante viene donata ogni anno a cause benefiche, aiutando i più bisognosi della Capitale.
Infatti, gli operai comunali si occupano di svuotare regolarmente la fontana, e le monete vengono poi raccolte e trasferite alla Caritas. Un gesto che trasforma una semplice tradizione in un importante atto di solidarietà. I fondi derivanti dalle monete della Fontana di Trevi costituiscono una risorsa molto importanti per i programmi dell’ente di beneficienza ecclesiastica e rappresentano circa il 15% del suo budget annuale. Questo denaro viene destinato a una serie di iniziative a supporto delle persone in difficoltà: dalle mense per i poveri ai rifugi per senzatetto, fino a supermarket gratuiti che permettono a chi è in difficoltà di soddisfare i bisogni quotidiani.
Ma non solo: le donazioni offrono anche servizi sanitari e assistenza per gli anziani, grazie a strutture che includono case di riposo, mensa e anche cure odontoiatriche, per chi non può permettersi di pagarle. La generosità dei turisti che visitano la Fontana di Trevi, quindi, si trasforma in un importante aiuto per chi vive ai margini della società romana.
In un mondo sempre più segno delle disuguaglianze economiche e sociali, le monete della Fontana di Trevi rappresentano un piccolo ma significativo simbolo di solidarietà. Forse non tutti coloro che gettano monete nel celebre monumento sono consapevoli dell’impatto positivo che queste azioni hanno nella vita quotidiana di molti, ma certamente contribuiscono a una causa che, sotto il velo della tradizione, fa la differenza per tante persone.