Il mondo dell’informazione si trova davanti a un paradosso: se da un lato aumenta la voglia del pubblico di essere sempre informata su ciò che accade nel mondo, dall’altro i fondi a disposizione per l’editoria sono sempre meno, con buona pace di giornalisti e reporter freelance.
Per cercare di invertire questa tendenza, a partire da oggi è online FreeJourn, la prima piattaforma di crowdfunding verticale dedicata agli operatori dell’informazione. Si tratta di uno strumento pensato per valorizzare il giornalismo di approfondimento (dalle inchieste ai reportage) prodotto da reporter freelance e basato su un differente rapporto tra giornalisti, lettori ed editori.
Saranno i lettori stessi a promuovere e sostenere i lavori giornalistici che ritengono più interessanti, offrendo allo stesso tempo agli operatori dell’informazione la possibilità di svolgere il proprio mestiere grazie a nuove opportunità economiche.
Il progetto, che ha vinto il primo bando per l’innovazione nell’editoria di Google, si rivolge anche un terzo interlocutore, ossia alle aziende editoriali che potranno attingere a un bacino qualificato di idee, storie e profili professionali con cui arricchire i propri prodotti.
FreeJourn nasce da un’idea del dipartimento innovazione del gruppo editoriale News 3.0 e si sostiene con un sistema di revenue share trattenendo il 10% di quanto viene finanziato sulla piattaforma. Tale quota può salire al 20% nel caso di specifici progetti espressamente commissionati a media partner.
Alla piattaforma possono iscriversi: giornalisti (purché non assunti in testate), la cui professionalità passerà attraverso un vaglio qualitativo; lettori; media partner e aziende. Al momento dell’iscrizione i freelance specificheranno l’area del mondo in cui si trovano e le proprie competenze così da consentire ai lettori e ai partner (testate, associazioni, Ong, aziende interessate a sponsorizzare progetti) di cercare giornalisti e temi a cui sono interessati, per stabilire un contatto.
Il funzionamento di FreeJourn prevede un sistema di crowdfunding a soglie, al quale potranno partecipare anche i lettori suggerendo spunti che vorrebbero approfondire. Tutti i lavori realizzati attraverso il crowdfunding saranno pubblicati su FJ magazine. I progetti possono essere storie scritte, video e fotoreportage, ma anche contenuti audio o di data journalism.
Il sistema prevede inoltre la creazione di un legame diretto tra lettori e giornalisti. Al termine di ogni lavoro realizzato con i fondi raccolti su FreeJourn, infatti, i freelance si renderanno disponibili a momenti di confronto con i lettori e finanziatori, attraverso videochat pubbliche.
Infine, tutti i freelance possono rivendere i progetti finanziati su FreeJourn, purché il lavoro venga diffuso con il logo della piattaforma.